27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Caro carburanti

Benzina: Ministero ai petrolieri: Subito taglio 4-5 centesimi

Lo ha spiegato il sottosegretario Claudio De Vincenti uscendo dalla riunione: Al lavoro anche su sterilizzazione IVA. De Vita: Disponibili sui prezzi, ma problemi strutturali. Consumatori: Troppo poco

ROMA - Dopo l'incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico tra Governo, petrolieri e gestori, l'Esecutivo si aspetta una riduzione del prezzo della benzina di 4-5 centesimi al litro. Lo ha spiegato il sottosegretario Claudio De Vincenti uscendo dalla riunione.
«Adesso - ha detto De Vincenti - ci aspettiamo una riduzione del prezzo di 4-5 centesimi al litro. L'incontro è andato bene; sappiamo che la rete di distribuzione nel nostro paese è inefficiente ma le differenze di prezzo tra l'Italia e l'Unione europea sono ingiustificate».
Il sottosegretario ha inoltre spiegato che il Governo è al lavoro sulla sterilizzazione dell'Iva.

De Vita: Disponibili sui prezzi, ma problemi strutturali - «Il governo ha fatto un discorso chiaro e ha chiesto prezzi più aderenti al resto d'Europa e più accessibili per l'utenza. C'è la nostra disponibilità, ma l'Italia sconta anche un problema strutturale di rete». Ad affermarlo è stato il presidente dell'Upi, Pasquale De Vita, al termine del tavolo con il governo e i gestori sul caro-benzina.

Consumatori: Troppo poco - Il taglio di 4-5 centesimi al litro che il governo ha chiesto è «troppo poco» per le associazioni di consumatori che accusano l'esecutivo di essere «troppo morbido» con i petrolieri. Secondo il Codacons ci sono margini per una riduzione dei prezzi di almeno 7 cent e secondo Adusbef e Federconsumatori si può arrivare ad un taglio di 9,7 centesimi al litro con risparmi di 116 euro annui ad automobilista.
«Il Governo - sottolinea il Codacons - nel trattare con i petrolieri ha scelto la linea morbida, che non porterà ad alcun risultato. Non è sufficiente un generico invito alle compagnie ad allineare i prezzi alla media europea ed attendere il miracolo di una riduzione dei listini pari a 4-5 centesimi di euro al litro - sostiene il Codacons - Contro i petrolieri serve il pugno di ferro, misure contro la doppia velocità e sanzioni verso chi specula mantenendo ingiustamente elevati i listini dei carburanti».
La riduzione di 4-5 centesimi al litro prospettata «risulta ancora del tutto insufficiente ed inadeguata - affermano Federconsumatori e Adusbef - come dimostrato da recenti ricerche, infatti, vi è il margine per una diminuzione di oltre 8 centesimi al litro. A tanto ammonta il sovrapprezzo pagato dai consumatori. Un surplus che, se eliminato, farebbe scendere il costo della benzina non di 8 centesimi, ma di ben 9,7 centesimi al litro, dal momento che, con l'Iva al 21%, vi sarebbe un'ulteriore riduzione di 1,7 centesimi».