Lavoro: Alfano a Bersani, con le minacce non si va da nessuna parte
Il Segretario del PDL: Noi lo vogliamo aperto. No a modifiche di un solo colore. Pdl impegnato per varo della riforma entro l'estate. Schifani mi ha detto c'è tempo per cambiare la legge elettorale. Alleanza con leadership Casini? Dibattito già noioso
FIRENZE - «A suon di minacce non si va da nessuna parte. Noi, il Parlamento lo vogliamo tenere aperto perché è lo strumento della democrazia». Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, risponde così al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani sul ruolo del Parlamento che deve discutere la riforma del mercato del lavoro elaborata dal Governo. «In Parlamento, le modifiche non possono essere di uno solo colore», ha concluso.
Anche per il Pdl «ci sono cose che non vanno» nella riforma del mercato del lavoro elaborata dal Governo, ma c'è «un punto di equilibrio definitivo», che non può più essere toccato ha detto Alfano, che si riferisce al «rafforzamento degli istituti della flessibilità in entrata». Qui, secondo Alfano, «si torna indietro», «pensiamo che questo sia limite».
«Noi speriamo, pensiamo che oggi il Governo abbia fatto un buon lavoro trovando punto di equilibrio definitivo», ha ribadito Alfano.
Il Governo ha raggiunto un punto di equilibrio definitivo - Anche per il Pdl «ci sono cose che non vanno» nella riforma del mercato del lavoro elaborata dal Governo, ma c'è «un punto di equilibrio definitivo», che non può più essere toccato. E' la posizione espressa dal segretario Angelino Alfano, che si riferisce al «rafforzamento degli istituti della flessibilità in entrata». Qui, secondo Alfano, «si torna indietro», «pensiamo che questo sia limite». «Noi speriamo, pensiamo che oggi il Governo abbia fatto un buon lavoro trovando punto di equilibrio definitivo», ha ribadito Alfano.
Pdl impegnato per varo della riforma entro l'estate - «Accogliamo e rilanciamo l'appello del presidente del Senato, Renato Schifani, perché la riforma del lavoro è una riforma irrinunciabile, da varare prima possibile. In quest'ottica, il Pdl si impegnerà al massimo perché venga esitata entro l'estate».
«Dobbiamo fare di tutto - prosegue - per non lasciarci sfuggire l'occasione storica di riportare il nostro Paese nelle posizioni alte delle classifiche europee e internazionali. Chi ha le migliori regole per liberare e veicolare le migliori energie vitali del proprio Paese, vince nella competizione internazionale».
Schifani mi ha detto c'è tempo per cambiare la legge elettorale - «Abbiamo il tempo di cambiare alcune regole costituzionali. Ho sentito il presidente del Senato per chiedergli se fossimo in tempo o meno per cambiare alcune regole costituzionali per dare più prontezza di riflessi alle istituzioni e cambiare questa legge elettorale, che comunque si può fare con legge ordinaria. C'è il tempo per farlo». Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano a Firenze, ad una tavola rotonda di Confartigianato con Enrico Letta, vicesegretario del Pd e il leader dell'Udc Pierferdinando Casini
Alleanza con leadership Casini? Dibattito già noioso - «E' un dibattito che rischia di diventare noioso e mi provoca già una certa noia. Noi ci occupiamo dei problemi reali del Paese». Cosi' Angelino Alfano, segretario del Pdl, commenta l'idea, lanciata dall'ex ministro Franco Frattini, di un'alleanza con Terzo Polo, se a guidarlo fosse il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.
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