23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
La riforma del mercato del lavoro

Grillo: Licenziarmenti facili? Dipendenti rari come i panda

Il fondatore del Movimento cinque stelle: Sembra che il destino del Paese dipenda da quell'articolo. L'Italia sta diventando un popolo di disoccupati, emigranti e precari

ROMA - Beppe Grillo contro la riforma del regime dei licenziamenti: «L'abolizione, o la 'ristrutturazione', dell'articolo 18 - scrive il fondatore del Movimento cinque stelle sul suo blog - renderà più facili i licenziamenti. Se ne discute con così tanto ardore che sembra che il destino del Paese dipenda da quell'articolo. La ripresa, l'uscita dalla crisi, il rilancio dei consumi, l'innovazione, il ritorno di Pippo Baudo in prima serata e la benzina a un euro».

L'Italia sta diventando un popolo di disoccupati, emigranti e precari - «E poi, licenziare chi? Il lavoratore dipendente - osserva il comico e polemista genovese - è diventato raro come il Panda gigante. L'Italia sta diventando un popolo di disoccupati, emigranti e precari. E' un paradosso che in un momento di mancanza di lavoro ci si scanni al calor bianco sui licenziamenti facili. Il costo del lavoro in Italia è tra i più alti del mondo e lo stipendio in busta paga tra i più bassi dell'Occidente. Invece di discutere, ad esempio, sulla defiscalizzazione degli utili se reinvestiti in azienda, sulla riduzione del peso fiscale sul lavoro e sull'abolizione dell'Irap, si pensa a licenziare. E' il mondo all'incontrario», conclude Grillo.