19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Concorso dedicato ai sommelier Under 30

Carpenè Malvolti presenta a Vinitaly il «gran premio alfiere del Prosecco»

Al vincitore un premio in denaro e la possibilità di partecipare come testimonial agli eventi più rappresentativi per l'azienda spumantistica di Conegliano. Intanto, continua l'ascesa dei giovani nelle professioni legate al mondo enologico

VERONA - Carpenè Malvolti presenta in anteprima a Vinitaly mercoledì 28 marzo il Gran Premio Alfiere del Prosecco, organizzato dall'Associazione Italiana Sommelier insieme alla storica azienda di Conegliano e dedicato ai sommelier under 30. Il concorso mira a valorizzare la professione degli stessi sommelier e a individuare nuove figure professionali da indirizzare – in Italia e nel mondo – nel settore della comunicazione del vino, in particolare della divulgazione e promozione di un vitigno e di un territorio caratterizzati da spiccati valori e tradizioni. E saranno proprio le capacità comunicative dei candidati a fare la differenza nell'elezione dell'Alfiere del Prosecco, che sarà chiamato a confrontarsi anche su una degustazione organolettica di vini anonimi, su un abbinamento cibo-vino, su una prova di servizio e sulla correzione di una carta dei vini. Al vincitore, oltre a un premio in denaro, la possibilità di rappresentare l'azienda in eventi istituzionali rappresentativi nell'arco di tutto l'anno.

«Carpenè Malvolti ha sempre avuto una particolare attenzione allo studio e alla cultura del vino – spiega il Presidente della storica azienda spumantistica di Conegliano, Etile Carpenè – e da sempre sceglie di investire sui giovani. Non è un caso che l'età media del nostro organico oscilli attorno ai 40 anni e che le assunzioni più recenti abbiano interessato due giovani poco più che ventenni. Promuovere questo concorso dedicato a sommelier under 30 con una predilezione per le bollicine e uno spiccato senso comunicativo è la prova di quanto sia nella nostra filosofia di lavoro dare spazio alle nuove generazioni. Nel mondo del vino in generale, oggi sono sempre di più i giovani che vi si avvicinano professionalmente, sia nei profili più «tradizionali» che in altri più originali e innovativi come il wine-hunter, wine driver, wine blogger, wine promoter o wine writer solo per citarne alcuni. In tutta Italia sono oltre trenta i corsi – universitari e non - che formano nuovi profili legati all'enologia e oltre centomila le aziende vitivinicole gestite da imprenditori under 35, sintomo che l'investimento di risorse in questo settore non è cosa sporadica ma destinata a mantenersi costante e addirittura a crescere nel tempo».

Grandi opportunità di lavoro per i giovani nel mondo del vino dunque, settore in espansione economica - con una produzione che solo in Italia sfiora i 45 milioni di ettolitri e un valore all'origine che supera i 4 miliardi di euro – ma anche professionale, dal momento che sono sempre di più i giovani che scelgono una disciplina enologica per avviarsi al mondo del lavoro: enologi, cantinieri, viticoltori, esperti di marketing e comunicazione, addetti al commerciale, consulenti di immagine, esperti di economia e aspetti normativi tra i profili più richiesti. Che il futuro sia nel vino lo confermano anche i risultati emersi da una ricerca empirica sull'occupazione giovanile nel settore enologico condotta dal professor Vasco Boatto dell'Università di Padova: il 61% dei laureati in discipline enologiche trova occupazione entro tre mesi dal conseguimento del titolo, il 29% entro un anno, in particolare in aziende private (37%) e in aziende familiari (20%).