20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Consiglio europeo di Bruxelles

UE, Monti: Finalmente abbiamo discusso di crescita e non crisi

Il Premier italiano: Speriamo sia uscita un po' di scena, anzi speriamo per sempre. Firmato il Fiscal compact, ora la parola a Parlamenti e elettori. Van Rompuy e Barroso: E' stato un vertice «senza drammi»

BRUXELLES - Un vertice in cui è successo molto poco, con una sola vera notizia, sebbene attesa: la concessione alla Serbia dello status di paese candidato all'Ue. E, per la prima volta da molto tempo, la crisi finanziaria è stata relegata in un ruolo di secondo piano. Questo è stata la prima giornata del Consiglio europeo, conclusasi ieri ieri a Bruxelles in tarda serata. Quasi un vertice post-crisi, insomma, come l'ha praticamente definito lo stesso presidente del Consiglio italiano, Mario Monti.
All'uscita dalla riunione, infatti, Monti ha si è detto «soddisfatto» perché, ha osservato, erano «due anni che in una riunione dei leader europei non ci si dedicava a temi diversi dalla crisi finanziaria. E' un buon segnale; speriamo che la crisi sia un po' uscita di scena, anzi speriamo che lo sia per sempre», ha aggiunto.
Il Consiglio europeo si è concentrato su una serie di misure e riforme strutturali intese a completare il mercato unico (un vecchio 'leitmotiv' di Monti) e a favorire la crescita, nell'ambito del semestre europeo e della cosiddetta «strategia per il 2020». «E' uscita - ha commentato ancora il premier italiano - una linea chiara per cui si chiederà alla Commissione e al presidente del Consiglio europeo di fare sistematicamente pressione sui capi di governo, perché ci sia un maggiore impegno verso le scadenze per la realizzazione del mercato unico e per il rispetto delle norme comunitarie, per far sì che il mercato unico sia veramente tale e contribuisca alla crescita» (segue)

Firmato il Fiscal compact, ora la parola a Parlamenti e elettori - Venticinque capi di stato e di governo dell'Unione europea hanno firmato questa mattina tra le 9.10 e le 9.40 il Fiscal compact, quel patto sui bilanci fortemente voluto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel che da oggi inizia il suo processo di ratifica nei Parlamenti nazionali.
In almeno un caso, in Irlanda, la parola è però in mano agli elettori, saranno loro a decidere se il loro paese farà parte o meno dell'accordo. Restano invece fuori fin dall'inizio Gran Bretagna e Repubblica Ceca.
Questa firma, «è una pietra miliare nella storia dell'Unione europea», ha commentato Merkel.

Van Rompuy e Barroso: E' stato un vertice «senza drammi» - - Con la crisi sui debiti pubblici che fa meno paura, il Consiglio europeo appena chiuso a Bruxelles «è stato un vertice senza drammi». Lo hanno affermato sia il presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, sia il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso nella conferenza stampa al termine del vertice a Bruxelles, mostrando una evidente soddisfazione.
Il fatto che ora ci fosse «meno tensione sull'euro, ha reso possibile focalizzare l'attenzione sulle riforme strutturali» volte a rilanciare la crescita, ha rilevato Barroso.p>