26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
La riforma del mercato del lavoro

Lavoro, Bonanni alla Fornero: Rischi una contro-riforma

Il leader della CISL: Non abbandoneremo mai il tavolo. Enzo Bianco: Il Pd sostenga il Governo senza se e senza ma. Damiano (Pd): Non c'è motivo per disertare manifestazione Fiom. Napoli (Pd): Berlusconi è stato chiaro, Monti avanti comunque

ROMA - Il ministro del Welfare Elsa Fornero farebbe meglio ad essere «cauta» sul tema del mercato del lavoro, rischia di arrivare ad una «controriforma». Lo ha detto alla Camera il leader Cisl Raffaele Bonanni, conversando con i giornalisti che gli chiedevano di commentare le minacce di 'fare da soli' ribadite oggi dalla Fornero. «Prima di arrivare a questo sconsiglierei al ministro molta cautela perché al posto della riforma potrebbe verificarsi una contro-riforma». In ogni caso, ha aggiunto Bonanni, «la Cisl non abbandonerà mai il tavolo».

Formigoni (Pdl): Avanti con la riforma anche se non c'è l'accordo di tutti - «L'importante oggi come oggi è sostenere il governo Monti. Questa è la posizione del Pdl che condivide l'idea di apportare le riforme di cui il Paese ha bisogno e vuole contribuire a farle». Lo ha detto a Sky Tg24 il Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni nel corso di Rapporto Carelli.
«La riforma del lavoro è necessaria, è indispensabile. Bisogna rendere il mercato del lavoro più flessibile, più moderno. Si deve poter discutere di tutto, senza tabù, compreso dell'articolo 18. Se nella discussione viene fuori la necessità di una modifica dell'art.18 - ha spiegato Formigoni - credo che nessuno debba mettere veti. Se non ci fosse l'assenso di tutti i sindacati si deve andare avanti lo stesso. Questa è la ragione stessa del governo tecnico e noi sosterremo il governo Monti anche su questo».

Enrico Letta (Pd): Fiducioso dopo dibattito con Fornero-Bonanni - La riforma del mercato del lavoro avverrà con una «larga intesa» su una «buona» proposta. Il vice-segretario del Pd Enrico Letta ne è sicuro e lo scrive su twitter, dopo un dibattito avuto oggi all'Arel insieme al ministro del Welfare Elsa Fornero e il segretario Cisl Raffaele Bonanni: «Oggi bella discussione all'Arel con Fornero Bonanni e Venturi. Ne esco più convinto che Fornero piloterà verso buona riforma e larga intesa».

Damiano (Pd): Non c'è motivo per disertare manifestazione Fiom - Cesare Damiano parteciperà alla manifestazione della Fiom, non è necessaria una «completa identificazione» con la piattaforma della protesta. Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano: «Non ho motivi per non andare, fermo restando che noi abbiamo le nostre posizioni». Non è convincente nemmeno l'argomento di chi dice che non si può manifestare con chi critica radicalmente, totalmente, l'azione di Governo: «Anche io critico il governo, su punti specifici... Non c'è obbligo di completa identificazione, io non aderisco, partecipo».

Enzo Bianco: Il Pd sostenga il Governo senza se e senza ma - «Il governo Monti, che gode oggi di un altissimo consenso nel Paese, sta affrontando nodi vitali per il sviluppo. Occorre dunque che il Pd lo sostenga senza se e senza ma». E' quanto ha detto Enzo Bianco, presidente dei Liberal Pd.
«Le voci critiche di questi giorni, come quella di Stefano Fassina, che ha dichiarato di voler partecipare alla manifestazione della FIOM-CGIL, la quale esprime una posizione legittima ma assolutamente radicale, sono francamente dannose - ha aggiunto Bianco -. Fassina non può pensare di andare a questa manifestazione come responsabile economico del Pd, perché non rappresenta in questo ambito la linea ufficiale del partito. Occorre dunque scegliere la linea di fondo: il Pd dev'essere in prima linea per chiedere al Governo Monti di affrontare i nodi vitali per lo sviluppo del nostro Paese, con il massimo del consenso sociale, anche quello dei sindacati, ma - ha concluso Bianco - senza accettare diktat o ricatti da parte di nessuno. Questo i Liberal Pd chiedono al segretario Bersani».

Napoli (Pd): Berlusconi è stato chiaro, Monti avanti comunque - «Le dichiarazioni di Bersani sono chiarificatrici dei problemi che ha il Pd al suo interno. Però non può essere solo il Pdl a farsi caro dell'appoggio alle riforme essenziali per il Paese. Se il Pd dovesse fare un passo indietro sulla riforma del lavoro, Berlusconi l'ha detto: Monti deve andare avanti». Lo ha sottolineato il vicepresidente dei deputati pdl Osvaldo Napoli.

Orlando (Pd): Va trovato un accordo, in assenza il Pd valuterà - «Bisogna trovare un accordo, se non lo si dovesse trovare, allora il Pd valuterà». Lo ha ribadito sulla riforma del mercato del lavoro, il responsabile giustizia del Pd Andrea Orlando.
«Noi - ha detto intervistato da Tgcom24 Mediaset- stiamo a quanto dice il ministro Fornero e il suo cauto ottimismo. Speriamo che tutto si traduca in intesa. L'accordo su un tema così delicato deve essere preso con felicità e non con sgomento. Noi non vogliamo condizionare il nostro appoggio, ma lo leghiamo alle parti sociali» E' questa l'analisi a quanto sta succedendo al tavolo delle trattative per la riforma del lavoro di Andrea Orlando (Pd) in diretta a Tgcom24. Sulle dichiarazioni della Marcegaglia aggiunge: «Non credo che si possa leggere cosa sta succedendo al tavolo delle trattative basandosi solo sulle parole della Marcegaglia. Chi lavora per dividere sindacato e industriali, non lavora all'intesa. »

Schifani: Evitare rottura della pace sociale ma il Governo decide - «Bisogna attuare tutti gli sforzi per evitare una rottura della pace sociale, detto questo alla fine il governo ha la responsabilità e dovrà decidere». Così il presidente del Senato, Renato Schifani, ha risposto ai giornalisti, a margine del convegno per i 90 anni della Lega italiana tumori, a proposito della riforma del mercato del lavoro.
«L'obiettivo di questo governo e delle forze politiche che lo sostengono - ha aggiunto Schifani - non può che essere mirare alle scelte per la crescita, lo sviluppo e l'aumento dell'occupazione».

Orfini (Pd): In piazza con la Fiom per reagire a Marchionne - Matteo Orfini, esponente della segreteria Pd, sarà in piazza con la Fiom per protestare contro le «discriminazioni» della Fiat nei confronti dei tesserati del sindacato guidato da Maurizio Landini. Orfini lo spiega in un intervento pubblicato sul sito Leftwing: «Non credo che un dirigente del Pd dovrebbe provare imbarazzo a stare vicino a metalmeccanici che difendono il proprio lavoro e i propri diritti solo perché qualche estremista passa di li. Ma soprattutto - ed è questo il punto principale - non si può non vedere come questo sciopero cada in un momento molto particolare della vicenda Fiat: il piano Fabbrica Italia, con i suoi 20 miliardi di investimenti promessi, è scomparso dai radar. La sfida di Marchionne, invece, si rivela ogni giorno di più per quello che è: un tentativo - peraltro fallimentare - di competere sulla riduzione dei costi e dei diritti».

Velina Rossa al Pd: Forze democratiche in piazza con la Fiom - La «Velina Rossa» chiama la sinistra alla mobilitazione di piazza e alla partecipazione alla manifestazione Fiom del 9 marzo contro la riforma dell'art.18.- «La manifestazione del 9 Marzo - ha scritto Pasquale Laurito nell'edizione odierna della Velina- non appartiene più alla Fiom nè ai sindacati ma a tutte le forze democratiche».
Fin troppo evidente il pressing della Velina Rossa in particolare sul Pd. «Gli onorevoli Bersani, D'Alema, Veltroni - si è domandata, definendo il Governo Monti il Governo di Confindustria esattamente come in passato lo era stato il Governo Berlusconi - cosa hanno mai a che fare con questi personaggi arrivati perfino alla provocazione? E noi del centrosinistra dovremmo dire di sì? Non siamo disponibili. Pretendono la lotta dura? Ebbene, ci sia. Anche perchè il nostro motto è lotta dura senza paura ...».