Grecia, domani sciopero generale contro l'austerità
Il segretario generale del Gsee, Iannis Panagopoulos: Le misure chieste da UE e FMI sono un attacco ai diritti del lavoro
ATENE - I due maggiori sindacati della Grecia hanno proclamato uno sciopero generale per la giornata di domani, ancora una volta contro le misure di austerità che il paese si trova ad adottare sotto le pressioni di Unione europea e Fondo monetario internazionale. Misure che «sono la cronaca di una morte annunciata», ha affermato il segretario generale del Gsee, Iannis Panagopoulos, principale sindacato del comparto privato ellenico, al termine di una riunione con i rappresentanti dell'Adedy, sigla del settore pubblico. «L'obiettivo è abbattere il diritto del lavoro e tagliare i salari del 20-30 per cento».
Questo mentre la crisi debitoria della Grecia sembra tornata in una situazione altamente incerta, riportando tensione sui mercati europei. E il governo guidato dal tecnico Lucas Papademos rischia di saltare, sfociando in elezioni anticipate, se il premier non riuscirà a trovare in questi giorni un accordo con i maggiori partiti politici sulle misure chieste da Unione europea e fondo monetario internazionale in cambio di nuovi aiuti. Dopo un nulla di fatto ieri, oggi è atteso un altro round ad Atene del premier con i leader politici, mentre proseguono in parallelo anche le trattative con i creditori privati per una riduzione sui pagamenti effettivi (ristrutturazione) dei titoli di Stato greci.
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