Fisco, semplificazioni subito, poi nuova delega per il taglio dell'Irpef
Si studia l'introduzione nella delega del vincolo di destinare ogni anno il gettito recuperato dalla lotta all'evasione fiscale alla riduzione dell'Irpef per i lavoratori dipendenti, i pensionati e le famiglie
ROMA - Il governo, archiviati i due decreti su liberalizzazioni e semplificazioni, si concentrerà sul Fisco. L'obiettivo è quello di portare a uno dei prossimi Consigli dei ministri un provvedimento con semplificazioni fiscali che oltre ad agevolare la vita dei contribuenti punterà a ridurre i costi che le imprese sostengono per gli adempimenti tributari. In parallelo al decreto legge, l'esecutivo lavorerà a una nuova delega fiscale per superare quella già presentata in Parlamento dal precedente governo che nei fatti è già vecchia. Si studia l'introduzione nella delega del vincolo di destinare ogni anno il gettito recuperato dalla lotta all'evasione fiscale alla riduzione dell'Irpef per i lavoratori dipendenti, i pensionati e le famiglie.
Si studia un calo delle tasse per i dipendenti e i pensionati - Sul taglio delle tasse nessuna decisione sarebbe ancora stata presa in quanto il primo passaggio adesso resta il varo del nuovo pacchetto di semplificazioni fiscali allo studio del ministero dell'Economia. Fra le ipotesi sul tavolo del Tesoro ci sarebbe comunque quella di ridurre il primo scaglione Irpef dal 23 al 20%, operazione possibile soltanto se dal recupero dell'evasione venissero incassati almeno 10-15 miliardi di euro. Oppure aumentare alcune detrazioni specifiche per lavoratori dipendenti e pensionati. Nella delega potrebbe anche entrare la verifica ex post sul reale impatto delle misure anti-evasione. Queste opzioni, tuttavia, potrebbero anche essere inserite all'interno di un progetto più ampio che prevede un vero e proprio riassetto dell'Irpef e del complesso delle deduzioni e detrazioni fiscali.
In questo quadro decisiva sarà la situazione economica del Paese. Il governo, infatti dovrà decidere se destinare i proventi della lotta all'evasione fiscale al risanamento dei conti oppure operare un cambio di passo e destinarli alla riduzione della pressione fiscale attraverso un taglio dell'Irpef. L'esecutivo Monti spera inoltre di poter contare su un altro «tesoretto» (fra i 5 e i 15 miliardi) che potrebbe arrivare dalla lotta agli sprechi della spending review avviata dal ministro Piero Giarda.
Le altre misure allo studio - Tornando al pacchetto semplificazioni in arrivo, gli alleggerimenti fiscali vanno dalla possibilità di ricorrere alla dichiarazione dei redditi semplificata per il 730; alla riscrittura dei termini per il versamento delle imposte. All'esame poi un metodo di superamento per lo spesometro e una razionalizzazione potrebbe toccare il debutto dell'Imu, la nuova Ici.
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