27 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Liberalizzazioni | Carburanti

Benzina, Faib e Fegica confermano 10 giorni di sciopero

Sulla rete ordinaria e su quella autostradale. L'articolazione dello stop sarà successivamente definita anche in funzione delle modifiche che il Parlamento intenderà apportare durante l'iter di conversione in legge del decreto ancora non pubblicato

ROMA - I gestori aderenti a Faib Confesercenti e Fegica Cisl confermano la proclamazione di un pacchetto di 10 giorni di sciopero degli impianti di distribuzione carburanti, sia sulla rete ordinaria che su quella autostradale. L'articolazione dello stop sarà successivamente definita anche in funzione delle modifiche che il Parlamento intenderà apportare durante l'iter di conversione in legge del decreto ancora non pubblicato.
La decisione è stata presa per denunciare «la mancata liberalizzazione della distribuzione carburanti da parte del Governo e sostenere il Parlamento a varare una vera riforma per liberare il settore dal controllo assoluto dei monopolisti petroliferi e consentire prezzi dei carburanti più bassi su tutta la rete distributiva».
«Nascosta nelle pieghe del decreto c'è anche la cancellazione della norma che imponeva alle banche, dal 1 gennaio di quest'anno, di eliminare costi e commissioni per gestori ed automobilisti, sui pagamenti dei rifornimenti di carburante con bancomat e carte di credito: una misura che - ricordano le due associazioni - era stata assunta per ragioni di sicurezza e solo dopo l'altissimo tributo di sangue che i gestori hanno dovuto versare a difesa di incassi sui quali trattengono appena il 2%!».

Prezzi internazionali giù, ma listini italiani immobili - I prezzi internazionali dei carburanti sono scesi tra giovedì e venerdì, ma nei distributori di benzina italiani non c'è ancora un calo dei listini. Questa mattina - secondo il monitoraggio della Staffetta quotidiana - i prezzi sono rimasti fermi, per il secondo giorno consecutivo, e c'è stato invece un ritocco all'insù per Esso sul diesel: +0,4 centesimi, a quota 1,724 euro al litro. L'aumento però non incide sulle medie ponderate nazionali: la benzina è ferma a 1,759 euro, il gasolio a 1,726 euro.

Carburanti in Sicilia, Antitrust chiede informazioni a 11 compagnie petrolifere - L'Antitrust chiede informazioni sul mercato dei carburanti in Sicilia. L'Autorità ha inviato a 11 compagnie petrolifere una dettagliata richiesta di informazioni sui prezzi dei carburanti nella regione Sicilia e su eventuali anomalie. L'iniziativa fa seguito alla segnalazione dell'assessore regionale all'Economia, in base alla quale i prezzi di gasolio e benzina in Sicilia sarebbero molto più elevati che nel resto d'Italia.
Ora le compagnie dovranno dare informazioni sui prezzi consigliati in Sicilia, in tutto il Sud e sui prezzi nazionali medi, nonché chiarimenti sulla rete di distribuzione carburanti. Scrive l'Antitrust: «Le compagnie dovranno fornire in breve tempo agli uffici dell'Antitrust dettagliate informazioni sui prezzi consigliati agli impianti siciliani, su quelli consigliati agli impianti delle regioni del Sud e sui prezzi medi nazionali, includendo sia i prezzi per la rete stradale che quelli per la rete autostradale. Le compagnie dovranno altresì fornire informazioni sulle caratteristiche della rete di distribuzione dei carburanti in Sicilia, nonché sul sistema logistico esistente e, in generale, sulle modalità di approvvigionamento del prodotto».