Lavoro, Napolitano vede la Camusso
Più che di riforma del lavoro si è parlato di «lavoro» e delle emergenze che toccano il paese. Un incontro che comunque si inserisce in una fase calda del confronto tra il governo Monti e i sindacati e che fu chiesto dalla segretaria confederale già prima di Natale
ROMA - Un giro d'orizzonte sulle vertenze occupazionali aperte in Italia, in un clima senza contrapposizioni. E' questo il registro dell'incontro del segretario della Cgil, Susanna Camusso, con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oggi al Quirinale. Più che di riforma del lavoro, si apprende, si è parlato di 'lavoro' e delle emergenze che toccano il paese. Un incontro che comunque si inserisce in una fase calda del confronto tra il governo Monti e i sindacati e che fu chiesto dalla segretaria confederale già prima di Natale, dopo la «strigliata» che Napolitano fece anche alle parti sociali in occasione del discorso alle Alte cariche dello Stato il 20 dicembre.
Scambio di opinioni sulla situazione sociale del paese - Parlando ai rappresentanti del governo, delle forze politiche e sociali al Quirinale prima di Natale, infatti, il presidente della Repubblica esortò al «confronto», non senza denunciare l'uso di certi toni, anche in vista delle «scelte su cui ci sarà da confrontarsi nel futuro». «Credo non giovino, qualunque posizione di principio o gruppo sociale si rappresenti, i giudizi perentori, le battute sprezzanti, le contrapposizioni semplicistiche», furono le parole di Napolitano. «Si discuta liberamente - aggiunse - e con spirito critico, ma senza rigide pregiudiziali e non rifuggendo da spinose assunzioni di responsabilità». Il giorno prima, Camusso aveva attaccato la ministra del Welfare, Elsa Fornero, difendendo l'articolo 18: «Non è un totem, ma una norma di civiltà».
Oggi, il confronto tra Camusso e il capo dello Stato è servito a veicolare uno scambio di opinioni sulla situazione sociale, le emergenze economiche, il quadro generale di crisi del paese. Solo pochi giorni fa, esattamente il giorno di Capodanno, la leader sindacale aveva lanciato l'allarme sul «rischio reale» di tensioni sociali crescenti nei prossimi mesi.
Monti a Berlino - Domani intanto il premier, Mario Monti, volerà a Berlino, per il delicatissimo incontro con la Cancelliera, Angela Merkel, dopo quello di venerdì scorso con il presidente francese Nicolas Sarkozy, sul quale ha già riferito al presidente della Repubblica in un colloquio.
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