26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Industria auto | La sfida Fiat

Fiat: Marchionne: il 2011 è stato un anno epocale, segnali di speranza da contratto e Pomigliano

L'AD del Lingotto: «Fase storica delicata, ma non credo a scenari pessimistici». Elkann: «Il prossimo anno sarà difficile, ma siamo fiduciosi». A Napoli riunione dei delegati Uilm del Mezzogiorno

TORINO - L'universo Fiat, fatto di diverse tessere che formano un mosaico internazionale, ma anche la crisi globale e il fatto che il 2012, non c'è da illudersi, non «sarà un anno facile». Sono questi i temi che ha toccato Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, nel suo intervento di fine anno, davanti a 2700 dirigenti del gruppo, 1200 a Torino, al Centro Congressi Lingotto, gli altri collegati in videoconferenza in giro per il mondo.

Il salto epocale del 2011 - L'occasione si presta ad un bilancio del 2011 l'anno di un salto epocale per la Fiat, ha detto il manager, ricordando la scissione da cui è nata Fiat Industrial e la nascita di Fiat e Chrysler come entità unica. Ma anche l'anno che sta volgendo al termine con due importanti traguardi italiani, il contratto di primo livello del Lingotto e l'inaugurazione di Pomigliano D'Arco, raggiunti non senza difficoltà e strappi.
«Due fatti, concreti e tangibili» li ha definiti l'Ad, confidando «se penso alla firma del contratto della scorsa settimana e all'entusiasmo che ho visto martedì scorso nella fabbrica di Pomigliano d'Arco vedo segnali di grande speranza». Il contratto e Pomigliano d'Arco «sono un esempio che esiste, una larga parte della società che dice no agli antagonisti per professione» ha detto chiosato Marchionne, riferendosi alla Fiom, senza tuttavia citarla direttamente.

Fase storica delicata - E per quanto la Fiat, come il Paese, stia attraversando «una fase storica delicata, in cui non ci è permesso di restare fermi», le parole di Marchionne, invitano ad un sano pragmatismo. «Personalmente non credo agli scenari più pessimistici» ha precisato Marchionne, perché «possiamo scegliere quale azienda essere e diventare i protagonisti nel costruirla», così come «possiamo scegliere quale Paese essere».

L'alluvione in Liguria - Da ultimo c'è anche lo spazio per un ringraziamento particolare al personale Fiat che è intervenuto durante l'allluvione in Liguria, e che Marchionne ha anche incontrato personalmente questa mattina. «Sono le persone che il 30 ottobre, di domenica, hanno deciso di lasciare le loro case e le loro famiglie, per giorni che poi sono diventati settimane, per andare alle Cinque Terre, ad operare in condizioni precarie e portare aiuto ad altre famiglie, colpite dall'alluvione. In poche ore alle Cinque terre - ha concluso - c'era un fronte operativo straordinario fatto di uomini e mezzi, di Case New holland e poi anche di Iveco, pronto ad agire».

Elkann: Prossimo anno sarà difficile, ma siamo fiduciosi - «Il 2012 sarà un anno difficile, ma abbiamo fiducia nella capacità delle persone che hanno reso possibile il raggiungimento di molti traguardi nel corso di quest'anno». Lo ha detto il presidente della Fiat, John Elkann, nel tradizionale incontro di fine anno con i dirigenti del Gruppo ripercorrendo le tappe più significative che hanno segnato gli ultimi 12 mesi, accompagnando ognuno di esse con una immagine simbolo o una fotografia dell'evento.
Infine, il presidente del Lingotto ha chiuso l'incontro con gli auguri rivolti in italiano, inglese e portoghese.

A Napoli riunione dei delegati Uilm del Mezzogiorno - È in corso a Napoli una riunione dei delegati Uilm del gruppo Fiat di Campania, Puglia, Abruzzo, Basilicata e Lazio. Nel capoluogo partenopeo decine di sindacalisti riuniti in preparazione delle Rsu, in programma entro i prossimi giovedì e venerdì, che dovranno convalidare l'accordo del 13 dicembre.
«Questo contratto consolida la presenza in Italia del gruppo Fiat, soprattutto nel Mezzogiorno. Un contratto - ha detto aprendo i lavori il segretario generale Uilm Campania Giovanni Sgambati - non solo tutela i lavoratori, ma è lo strumento per condividere il piano Fabbrica Italia presentato dall'amministratore delegato Sergio Marchionne nell'aprile di due anni fa. I primi risultati di questo piano - ha aggiunto Sgambati - li abbiamo visti realizzati a Pomigliano d'Arco».
Senza mai citare la Fiom, Sgambati ha però aggiunto: «Dispiace che qualcuno pensi, in una fase di crisi e di recessione, che si possa inseguire con la conflittualità un tavolo per tutelare i metalmeccanici. Costoro - ha proseguito - hanno perso due occasioni, ossia non hanno firmato il contratto dei metalmeccanici italiani e hanno perso, per i lavoratori del gruppo Fiat, boicottando il tavolo e non condividendo il risultato negoziale. Siamo sereni - ha concluso il sindacalista - non solo per aver dato tutela salariale e normativa, ma anche una prospettiva industriale per il futuro».