Banche: Mussari: l'ABI pronta alle vie legali contro l'EBA
Il Presidente dell'ABI: «L'EBA non tine conto della specificità degli istituti italiani. Le banche italiane pronte a c/c a costo zero per i pensionati». Parigi: Lo Stato non metterà denaro nelle banche francesi
ROMA - L'Abi, l'Associazione delle banche italiane è pronta ad intraprendere tutte le strade, comprese quelle legali, contro l'Eba e le sue richieste di aumenti di capitale fino a 15 miliardi. «L'Abi percorrerà tutte le strade possibili, compresa quella legale, per contrastare l'esercizio dell'Eba», ha detto il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, intervenuto a un convegno di Federcasse.
Quanto agli stress test dell'Eba per Mussari sono «un esercizio sbagliato nel merito e nel metodo che non tiene conto delle specificità delle banche italiane, anzi le offende profondamente. Fare riferimento ai cd per valutare la stabilità dell'emittente è come dire al lupo di badare alle pecore. È un evidente ingiustizia, chi scrive le regole deve esercitare l'arte del discernimento e della conoscenza prima della tecnica». Con la richiesta di un aumento di capitale da 15 miliardi «si mettono in grave difficoltà banche che hanno sempre acquistato titoli di Stato. Con quale serenità possono continuare a farlo, quando sanno che le regole di ieri non valgono più?».
Banche pronte a c/c a costo zero per i pensionati - Le banche sono pronte a conti correnti a zero spese per i pensionati al minimo che dovranno aprire un conto per l'accredito della pensione. «Le banche italiane sono disponibili - ha detto - a ragionare su un conto corrente a zero spese per i pensionati al minimo». Aperture inoltre sulle carte di credito.
Mussari infatti ha sottolineato una disponibilità in merito ai «costi delle carte di credito alla luce delle misure del governo», anche se - ha specificato il banchiere - no a «dare gratuitamente servizi che costano alle imprese bancarie».
Parigi: Lo Stato non metterà denaro nelle banche francesi - Il ministro francese per il Bilancio, Valérie Pécresse, ha assicurato oggi che «lo Stato non metterà denaro nelle banche francesi» ritenendo che esse siano in grado di far fronte da sole alle loro necessità di finanziamento. «Oggi pensiamo che la necessità di finanziamento delle banche non è così elevata e che possano fare da sole», ha dichiarato il ministro.
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