25 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Cooperazione agricola

Significativa la presenza del Ministro Catania a Bruxelles al forum sulla catena alimentare

Obiettivo del forum è riequilibrare i rapporti tra produzione, industria e distribuzione moderna. Il portavoce Gardini: contro pratiche commerciali non corrette e tempi di pagamento lunghissimi, occorre una soluzione normativa a livello europeo

ROMA - «La decisione del Ministro Catania di partecipare in prima persona al Forum di alto livello sul funzionamento della catena di approvvigionamento alimentare, in programma domani a Bruxelles, è la dimostrazione di una notevole sensibilità tecnica nei confronti dei veri problemi dell’agricoltura». Lo dichiara Maurizio Gardini, presidente di Fedagri-Confcooperative, a nome del Coordinamento della Cooperazione agroalimentare.

Compito del forum, tribuna rappresentativa cui partecipano tutti gli operatori della filiera alimentare, è di analizzare le relazioni contrattuali, la logistica e la competitività al fine di intervenire con strumenti normativi per riequilibrare i rapporti tra produzione, industria e distribuzione moderna. I suoi lavori, avviati nel 2009, dovrebbero terminare entro il 2012.

«Si tratta di un tema che – prosegue Gardini - a nostro giudizio supera in questo momento come importanza quello della stessa riforma della Politica agricola comune. Se non riusciremo nei prossimi anni a regolare i rapporti tra le varie componenti della filiera, ci avvieremo infatti verso scenari di difficile gestione in cui la produzione delle materie prime agricole e soprattutto la trasformazione industriale rischieranno di essere esiliati nei paesi in via di sviluppo con gravi effetti sul territorio e sull’economia dei paesi dell’Ue».

Tra i tanti dossier affrontati nel Forum c’è ad esempio quello della compilazione di una lista di pratiche commerciali definite «unfair», ovvero non-corrette. Nella lista, già compilata ed accettata da tutte le componenti della filiera, compare la richiesta di promozioni e sconti da parte di alcuni soggetti della GDO come contropartita per poter mettere i prodotti in vendita sugli scaffali. Altra questione fondamentale è quella dei tempi di pagamento che tendono ad allungarsi all’inverosimile, gettando le aziende produttrici di materia prima nell’incubo della mancanza di liquidità e del calvario della ricerca del credito.

«Quello di domani – conclude Gardini – è uno degli appuntamenti più importanti dell’anno, poiché la discussione dovrà chiarire fino a che punto l’UE è disposta a spingersi per regolare questi problemi: le strade percorribili sono l’avvio di un vero e proprio percorso legislativo che sfoci in un regolamento comunitario, oppure una più blanda strada fatta di linee guida e raccomandazioni cui attenersi nei rapporti commerciali».

«Indipendentemente da ciò che ne uscirà, siamo certi che la strada debba essere quella europea e non delle leggi nazionali, ma sopratutto ci auguriamo che le risposte siano soddisfacenti per i nostri produttori che da troppo tempo attendono una azione cogente dell’Unione Europea su questi temi».