19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
La crisi del debito sovrano

Rehn: Tassi Btp allarmanti, ma l'Italia ce la può fare

Il vice presidente della commissione europea: «Il Parlamento faccia «catenaccio» assieme al Governo sul risanamento». E a tenere alto il livello di allarmismo si è aggiunto un ennesimo declassamento di rating su un paese di Eurolandia, stavolta il Belgio da parte di Standard & Poor's

ROMA - I rendimenti dei titoli di Stato italiani sono a livelli «allarmanti», tuttavia al termine di una serrata giornata di incontri a Roma il vice presidente della commissione europea, Olli Rehn ha voluto lanciare messaggi di fiducia e di incoraggiamento. Non c'è una soglia oltre la quale l'Italia non è in grado di rifinanziarsi e «questo paese dispone delle risorse per superare la crisi», ha affermato durante una conferenza stampa. L'Italia dispone di «fondamentali solidi, di un ampio settore produttivo dinamico e di tanto, tanto talento». Rehn ha voluto manifestare anche il «benvenuto» della commissione europea «al programma economico» a cui sta lavorando il governo di Mario Monti.

Il Parlamento faccia «catenaccio» - Ma ora gli serve un ampio sostegno, ha detto Rehn, che da ex calciatore ha chiesto al Parlamento di approntare un vero e proprio «catenaccio» a difesa del paese, sostenendo misure di risanamento dei conti e riforme strutturali.
Perché a dispetto delle rassicurazioni, la situazione sui mercati obbligazionari resta critica. Ieri l'Italia ha subito nuove pesanti impennate sui rendimenti dei suoi titoli di Stato, con tutte le maggiori scadenze dei Btp che hanno visto superare la soglia critica del 7 per cento. Rehn ha affermato che non esiste un «benchmark», oltre il quale il costo di rifinanziamento risulta insostenibile per il paese, vista anche una durata di vita media piuttosto prolungata delle sue emissioni. Ma «se i tassi continueranno a stare a lungo a questi valori, è possibile un impatto negativo su finanza e economia reale».

S&P declassa il Belgio - E a tenere alto il livello di allarmismo, a fine giornata si è aggiunto un ennesimo declassamento di rating su un paese di Eurolandia, stavolta il Belgio da parte di Standard & Poor's.