29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Politica economica | Fisco

Abete: Sì alla patrimoniale a «bassa intensità», no una tantum

Il Presidente di BNL: «Un'aliquota minima come il 5x1000, potrebbe essere utile se insieme consentisse di ridurre le tasse sulle persone fisiche. Necessario un piano infrastrutture importante. L'Economia reale è la vera danneggiata dall'alto tasso BTP»

ROMA - No a una patrimoniale una tantum sì a una misura «a bassa intensità» che consenta di ridurre l'Irpef. Luigi Abete, Presidente di Assonime Associazione Aziende quotate in Borsa e Presidente di Bnl ai microfoni di Prima di tutto del Gr Rai ribadisce le sue proposte nell'ambito delle misure anti crisi. «Se per patrimoniale intendiamo un'imposta una tantum molto alta sul patrimonio esistente in quel momento - sottolinea - io sono contrario perché penso non risolva i problemi del paese, invece se per patrimoniale accanto alle imposte sul reddito ci sarà un'imposta a bassa intensità, un'aliquota minima come il 5x1000, potrebbe essere utile se insieme consentisse di ridurre le tasse sulle persone fisiche, quindi l'irpef soprattutto sui lavoratori a basso reddito, e le tasse sulle imprese che investono».

Necessario un piano infrastrutture importante - «L'Ici - aggiunge - ricordo che esiste già, bisogna capire da quale aliquota scatterebbe, oggi viene applicata solo sulle seconde case, potrebbe essere applicata sulle prime case che hanno un valore rilevante e non credo sia un problema insuperabile. Per sviluppare la crescita ci vuole un piano di infrastrutture importante, noi siamo rimasti indietro da questo punto di vista rispetto alla media europea, l'infrastruttura sia fisica che immateriale è essenziale per un paese che si vuole sviluppare. Ovviamente - aggiunge - non essendoci risorse pubbliche bisogna finanziarle sul mercato quindi bisogna fare in modo che quando si costruisce un'opera pubblica, chi investe sappia quanto ci vuole per costruirla, quando finirà e da quando quell'opera potrà produrre un reddito ed il presidente Monti ha un'impostazione corretta quando dice che vuole fare una proposta a pacchetto, cioè vuole mettere insieme dei provvedimenti che producono dei sacrifici distribuiti equamente su tutti e dei provvedimenti che producono crescita».

L'Economia reale è la vera danneggiata dall'alto tasso BTP - Alla domanda se le banche italiane stiano restringendo il credito alle imprese ed alle famiglie italiane osserva: «Certamente noi abbiamo una situazione molto delicata perché il vero danneggiato dai buoni del tesoro ad alto tasso è l'economia reale, le imprese ed i lavoratori, perché inevitabilmente questo problema si sposta dal pubblico al privato col piccolo particolare che per il pubblico matura un po' per volta perché i buoni del tesoro già emessi non cambiano il tasso di interesse, mentre per il privato per l'economia reale la capacità di trasferimento è molto più rapida. Quindi noi dobbiamo assolutamente cercare di far ridurre il costo dei Btp perché così evitiamo che il problema si trasferisca all'economia reale, quindi all'occupazione e quindi alle piccole imprese».
«E' evidente - conclude Abete - che dobbiamo risolvere il problema tutti insieme perché noi abbiamo ridotto il problema italiano, perché il nuovo governo è credibile ed opererà in un'ottica di efficacia, ma averlo ridotto non significa averlo risolto».