28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Rischio di imminente delocalizzazione della produzione

Cina, sciopero di massa operai Adidas e Nike: scontri e feriti

Secondo quanto riferito oggi dall'organizzazione per la difesa dei diritti umani China Labor Watch: 7.000 lavoratori protestano contro i tagli e i licenziamenti

PECHINO - Oltre 7.000 lavoratori di una fabbrica di scarpe Adidas, Nike e New Balance del sud della Cina hanno scioperato contro licenziamenti e tagli in busta paga, scontrandosi con le forze dell'ordine. Secondo quanto riferito oggi dall'organizzazione per la difesa dei diritti umani China Labor Watch, decine di operai sono rimasti feriti.

Rischio delocalizzazione - I dipendenti dell'azienda di Yucheng, vicino alla città di Dongguan, nella provincia del Guangdong, sono scesi in sciopero dopo il licenziamento, il mese scorso, di 18 dei loro dirigenti, interpretato dagli operai come un segnale di un'imminente delocalizzazione della produzione. Uno dei dirigenti licenziati ha infatti dichiarato al China Business News che il suo allontanamento rientra in un progetto per trasferire la produzione nella provincia di Jiangxi, con l'intento di ridurre i costi, più elevati nel polo manifatturiero di Dongguan.

Salario base di 173 dollari - Gli operai di Yucheng hanno anche protestato contro la soppressione dei premi di rendimento e delle ore di straordinario. «Il nostro salario di base mensile è di 1.100 yuan (173 dollari)» e «abbiamo veramente bisogno di fare gli straordinari», ha detto un'operaia al giornale Yangcheng Evening. Secondo il giornale, a favore del mantenimento degli straordinari sono intervenute anche le autorità locali, le cui richieste sono però rimaste inascoltate da parte della direzione della fabbrica, di proprietà di un gruppo di investimento di Taiwan.