Russia e Cina: Pronti ad aiutare l'Eurozona attraverso l'FMI
Mosca «non esclude» neppure «aiuti bilaterali»: Noi abbiamo un'unica posizione con i nostri partner del Brics
MOSCA - La Russia segue la strada della Cina e del Brasile: «è pronta ad aiutare» l'Eurozona attraverso i meccanismi del Fondo monetario internazionale e «non esclude» neppure «aiuti bilaterali, benchè formalmente» non ci sia stata «nessuna richiesta sul tema». Rispondendo a una domanda di TM News Arkadij Dvorkovich, consigliere per i dossier economici del presidente russo Dmitri Medvedev e sherpa al G20, precisa: «Noi abbiamo un'unica posizione con i nostri partner del Brics (tra questi Cina e Brasile). La nostra posizione - anche in questo caso - non si differenzia per nulla».
Già alla vigilia della riunione a Bruxelles il 26 ottobre, la Russia aveva espresso disponibilità ad aiutare l'Europa, ma solo attraverso i meccanismi di stabilizzazione del Fondo monetario internazionale (Fmi). Una delle due soluzioni concordate per il potenziamento dell'Efsf prevede un nuovo fondo speciale aperto agli investimenti delle economie emergenti e dell'Fmi per acquistare bond sui mercati secondari. Per la Russia e gli altri Paesi Bric (Brasile, Cina e India) si tratta di una doppia possibilità: aiutare la ripresa dell'economia europea, da cui dipende strettamente anche la loro, e aumentare la propria influenza all'interno del Fmi. «Per noi è molto importante che l'Europa sia stabile» ha detto oggi Dvorkovich. «Altrimenti anche la Russia passerà a una fase di instabilità».
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