24 aprile 2024
Aggiornato 07:00
La crisi dei debiti sovrani in Europa

FMI: piani anti-contagio allo studio già da un anno

Così un portavoce del FMI risponde in una nota alle indiscrezioni di un piano anti-contagio a cui il Fondo starebbe lavorando insieme all'Ue per difendere Spagna e Italia. Sacconi: «Coinvolgimento FMI ben venga se necessario»

ROMA - Il Fondo monetario internazionale (Fmi)ha avviato già dallo scorso anno un processo di revisione degli strumenti di finanziamento «per rafforzare la sua capacità di intervento per attenuare il contagio della crisi, garantendo liquidità ai Paesi con politiche e fondamentali forti». Così un portavoce del Fmi risponde in una nota alle indiscrezioni di un piano anti-contagio a cui il Fondo starebbe lavorando insieme all'Ue per difendere Spagna e Italia.
«Nel corso dell'ultimo anno, il Fondo è stato impegnato in processo di revisione degli strumenti di finanziamento esistenti, in linea con le riforme iniziate nel 2008-09 per rafforzare l'efficacia e la flessibilità degli strumenti di prevenzione delle crisi», si legge nella nota del Fondo.
«L'obiettivo della revisione è rafforzare la capacità del Fondo di mitigare il contagio fornendo liquidità ai Paesi che hanno politiche e fondamentali forti e che sono colpiti dalla crisi dei mercati finanziari globali o regionali», continua la nota.
«Il previsto rafforzamento degli strumenti finanziari punta a rispondere ai bisogni di tutti i Paesi membri che ne hanno i requisiti - sottolinea il Fondo - e non sono mirati a particolari Stati. Fare passi avanti in queste aree era anche un importante aspetto dell'agenda del G20 messa a punto all'inizio dell'anno.

Sacconi: Coinvolgimento FMI ben venga se necessario - «L'Europa ha fiducia» negli impegni anti-crisi promessi dall'Italia con la lettera consegnata mercoledì scorso al Consiglio europeo. Lo ha affermato il ministro Maurizio Sacconi, ospite di Maria Latella su SkyTg24. «L'Europa sa che dobbiamo ai mercati delle garanzie circa la stabilità della moneta, dei paesi membri e delle loro banche - ha continuato il ministro del Lavoro - Queste garanzie devono essere date con meccanismi ritenuti credibili anche nelle peggiori circostanze. E questo riguarda il fondo Ue su cui è significativo che si sia compiuto un passo avanti dal punto di vista politico e tecnico».
«Se si vuole rafforzare» il piano, «arrivando anche all'Fmi - ha precisato Sacconi in riferimento alle voci circa un piano del Fondo Monetario e dell'Europa per salvare Italia e Spagna - ben venga: quello che conta è il messaggio a chi vuole speculare sul peggio, cioè dire che il peggio non arriverà mai».