Austria: Si potrebbe potenziare l'Efsf senza l'ok della Slovacchia
Il Vice cancelliere poi precisa: «Da valutare la fattibilità legale»
VIENNA - Dall'Austria il vice cancelliere e ministro degli Esteri, Michael Spindelegger ventila la possibilità che anche senza il via libera della Slovacchia si possa procedere al potenziamento del fondo europeo salva Stati. Da ieri gli accordi di rafforzamento dei meccanismi europei anti crisi - tra cui sullo European Financial Stability Facility - stretti lo scorso luglio dai paesi dell'area euro, sembrano appesi alle bizze della politica interna della Slovacchia: l'unico Stato a non aver ancora ratificato una intesa per cui si ritiene comunemente necessaria l'unanimità dell'ue a 17.
Ma secondo Spindelegger potrebbe non esser così: «Se non ci fosse accordo - ha detto alla radio pubblica Oe1 - potremmo in ogni caso espandere il fondo salva Stati». Subito dopo l'austriaco ha messo le mani avanti: «dobbiamo valutare se è legalmente possibile». Ad ogni modo «personalmente sarei favorevole» a procedere su questa strada se dalla Slovacchia non dovesse arrivare luce verde, anche perché l'alternativa, ossia una riforma vera e propria dei trattati europei, rischierebbe di risultare piuttoso «lunga e complicata».
Il vice cancelliere si è comune detto fiducioso sull'esito finale dei voti parlamentari in Slovacchia, dove ieri però queste misure hanno ricevuto una iniziale allarmante bocciatura.
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