Rapporto Svime: UIL, nel mezzogiorno il lavoro prima di tutto
ROMA - Il lavoro prima di tutto perché non c’è crescita senza lavoro e non c’è lavoro senza crescita. In un momento di estrema difficoltà finanziaria come l’attuale spetta alla politica tutta (nazionale e locale) passare una volta per tutte dalle parole ai fatti, indirizzando le risorse verso le vere emergenze del Mezzogiorno, a partire dall’occupazione giovanile e femminile e concentrandole su pochi e selezionati progetti in grado di costruire interventi coerenti, rendendo ad esempio finalmente operativo il credito di imposta per la nuova occupazione.
Occorre, inoltre, investire nelle infrastrutture, quantificando le risorse disponibili per finanziare le opere già cantierabili cha abbiano una valenza sovra regionale.
Se è condivisibile l’idea secondo la quale non ci può essere crescita aumentando il debito pubblico, è altrettanto vero che, da una parte, non si possono sprecare le risorse europee spendendole poco e male e, dall’altra, non è più tollerabile che le risorse nazionali destinate al Mezzogiorno vengano utilizzate per fare «cassa».
È questo quello che la UIL si attende dalla politica a partire già dai prossimi giorni.
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