Piano lavoro per i giovani con 1 mld dalle grandi ricchezze
Camusso: «Inserire una tassa sulle successioni dei grandi patrimoni. Si rischia di trasformare l'emergenza in un disastro sociale»
ROMA - Investire un miliardo di euro ogni anno per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. E' quanto propone la Cgil per contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile, che ha raggiunto «livelli allarmanti» ed è uno dei punti della piattaforma alla base dello sciopero generale del 6 settembre.
Una somma che, secondo il sindacato, andrebbe recuperata reintroducendo una tassa sulle successioni dei grandi patrimoni. Nel corso dell'anno l'Istat lo ha già ribadito molte volte e adesso i recenti dati dell'ufficio studi di Confartigianato ricordano che un giovane su tre non trova lavoro e che sotto i 35 anni i disoccupati sono 1.183mila, una cifra che regala all'Italia la 'maglia nera' in Europa.
«Rischio di un disastro sociale» - La Cgil sottolinea inoltre che il poco lavoro che si crea è quasi esclusivamente precario o frutto della regolarizzazione di lavoro nero, in particolare di stranieri, ovvero lavoro che già esisteva. «Se in questo quadro - ha spiegato il segretario generale Susanna Camusso - applichiamo la somma degli effetti recessivi delle due manovre, quella di luglio e quella di agosto, senza spendere un euro per l'occupazione dei giovani, rischiamo di trasformare un'emergenza in un disastro sociale».
«Manovra depressiva» - «Quando si pensa alle manovre varate dal Governo - ha aggiunto Camusso - bisognerebbe tener conto che nel loro essere continuamente depressive preparano già la necessità di un'altra manovra e in questo si può leggere una loro mancanza di prospettiva per il futuro del nostro paese, un futuro che viene sottratto proprio ai giovani».
La contromanovra della CGIL - In questa situazione di crisi la Cgil ha deciso di presentare una contromanovra, che porta gli stessi saldi previsti dal Governo, ma con un segno inverso. «Tutti fanno la propria parte, e non soltanto i redditi fissi, su cui si continua a scaricare il maggior peso fiscale - ha concluso il leader di corso d'Italia - per questo chiediamo di introdurre una tassa sui grandi patrimoni, oltre gli 800mila euro, e sulla successione dei grandi patrimoni, e con i fondi così ottenuti finanziare un piano straordinario per l'occupazione giovanile».
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