Sotto controllo 60 società cinesi

PECHINO - Moody’s ha appena pubblicato un nuovo dossier in cui segnala che sessanta società cinesi, operanti in diversi settori, sono a rischio per quanto riguarda la governance e il bilancio.
Per venire incontro alle preoccupazioni di molti imprenditori nazionali ed esteri, l’agenzia di rating internazionale Moody’s, dopo aver segnalato il rischio delle banche cinesi, ora punta il dito verso alcune compagnie del Dragone: si tratta di un gruppo di società quotate su listini internazionali di Cina, USA e UE, messe ora sotto stretto controllo dall’agenzia. Le imprese coinvolte operano per lo più nel settore immobiliare e nelle energie rinnovabili.
Queste compagnie sarebbero, infatti, a forte rischio per quanto riguarda la governance e il bilancio; in particolare, si riscontrerebbero fragilità nei modelli di business poco trasparenti, nel cash flow di scarsa qualità, nella revisione dei conti e nelle strategie poco orientate al medio-lungo termine.

Tuttora molti analisti di mercato, tra cui la statunitense SEC, stanno valutando l’affidabilità finanziaria di tutte le società cinesi quotate in borsa, al fine di rassicurare gli operatori internazionali.
In questi ultimi giorni l’agenzia internazionale di rating sta monitorando, quindi, con attenzione il mercato cinese, vista anche la delicata congiuntura economica della Repubblica Popolare: solo qualche settimana fa, infatti, si era espressa negativamente sull’outlook delle banche cinesi, coinvolte in operazioni di finanziamenti opachi che avevano portato all’indebitamento delle amministrazioni locali.
Per quanto riguarda le sessanta società coinvolte in quest’ultimo dossier, Moody’s fa sapere che non ci sarà, almeno per ora, un abbassamento del rating, ma semplicemente una segnalazione attraverso l’assegnazione di bandiere rosse.

Fonte: Interprofessional Network Spa