18 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Camera di Commercio di Alessandria

Alessandria, cresce ancora (+3,5%) la produzione industriale

Indagine congiunturale camerale sul 2°trimestre dell’anno

ALESSANDRIA - Prosegue il trend positivo che, ormai da sei trimestri, caratterizza l’industria manifatturiera provinciale. Secondo i primi risultati della 159ª «Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera» realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi, nel trimestre aprile – giugno 2011, la produzione è cresciuta del 3,5 per cento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

La rilevazione è stata condotta, in un’ottica di omogeneizzazione dell’indagine relativa al Piemonte con quelle condotte dalle Unioni regionali delle Camere di commercio dell’Emilia Romagna, Lombardia, To-scana e Veneto, e da Unioncamere Nazionale, nei mesi di giugno e luglio 2011 con riferimento ai dati del periodo aprile - giugno 2011.

La crescita produttiva registrata nel secondo trimestre del 2011 rappresenta il sesto aumento consecu-tivo fatto registrare dal comparto manifatturiero dopo la grave crisi del biennio 2008 - 2009. Da sottoli-neare il fatto che l’incremento avviene rispetto ad un periodo (secondo trimestre 2010) nel quale era già stata registrata una crescita del 3,2 per cento sul corrispondente periodo del 2009.

Ugualmente positiva è stata la dinamica dei nuovi ordinativi ricevuti dalle imprese nel corso del se-condo trimestre dell’anno: quelli interni sono aumentati del 4,9 per cento rispetto al periodo aprile – giu-gno 2010 e quelli esteri dell’11,5 per cento. A fronte di una domanda estera caratterizzata ancora da notevole vivacità, gli ordinativi dall’interno hanno fatto registrare un forte rallentamento rispetto all’andamento del primo trimestre di quest’anno, quando erano cresciuti dell’8,4 per cento sul periodo gennaio – marzo 2010.

Anche l’analisi dei dati disaggregati per mercati di sbocco dei prodotti locali conferma un maggior di-namismo della componente estera della domanda: il fatturato totale è aumentato del 5,8 per cento e quello estero del 7,4 per cento ma l’andamento del fatturato denota ritmi di crescita più contenuti rispetto ai tre mesi precedenti

Il quadro congiunturale moderatamente positivo sembra destinato a protrarsi anche nei prossimi sei mesi. Per il 44 per cento degli imprenditori intervistati, infatti, la produzione è destinata a restare stabile sui livelli raggiunti nel secondo trimestre del 2011, per il 20 per cento ad aumentare fino al 5 per cento e per il 34 per cento a diminuire anche fino al 5 per cento. Previsioni pressoché analoghe sono state for-mulate anche per fatturato ed ordini con quelli interni che, ancora una volta, scontano una minore viva-cità rispetto agli ordinativi provenienti da oltre confine.

La crescita produttiva ha interessato tutte le province piemontesi ma è stata particolarmente vivace a Vercelli (+11,1), Biella (+10,0 per cento), Novara (+9,9), Asti (9,8) e Torino (8,8) mentre la media regio-nale è stata pari al 7,9 per cento.

«L’andamento dell’industria manifatturiera alessandrina nel secondo trimestre 2011 - ha affermato il presidente della Camera di Commercio, Piero Martinotti – conferma i segnali di ripresa in atto ormai da più di un anno, ripresa che ha consentito al settore industriale di tornare sui livelli produttivi di fine 2008». «Rimane elevato - ha continuato il presidente Martinotti - il contributo dell’export alla crescita della produzione e del fatturato, con gli ordinativi esteri che denotano un maggior dinamismo rispetto a quelli interni anche se questi ultimi sembrano essere più tonici in confronto ai trimestri precedenti».
«Se è vero che l’industria alessandrina registra performance inferiori a quelle di quasi tutte le altre pro-vince del Piemonte - ha proseguito il presidente dell’Ente camerale - è altrettanto vero che, nel biennio 2008 – 2010, quando la crisi si fece sentire con maggiore intensità, registrò flessioni inferiori a quelle subite dagli altri sistemi industriali provinciali».
«Inoltre - ha concluso Piero Martinotti – non dovrebbe costituire motivo di preoccupazione neppure la modesta flessione fatta registrare dalla produzione nel secondo trimestre dell’anno rispetto al periodo gennaio marzo (da +4,1 a +3.5). Anche nel 2010, infatti, il trimestre aprile – giugno vide una flessione in confronto ai tre mesi precedenti, flessione che fu ampiamente recuperata nei due trimestri successivi».