«Patrimonio forestale ricchezza da rafforzare con la prossima regolamentazione sullo sviluppo rurale»
Talucci (Fedagri): «La cooperazione e l’associazionismo forestale rappresentano soggetti fondamentali per la gestione e la sostenibilità delle nostre foreste»
L'AQUILA – «Il ruolo della forestazione deve essere maggiormente riconosciuto nell’ambito della prossima regolamentazione sullo Sviluppo Rurale, attraverso il potenziamento delle misure di intervento, l’attribuzione di risorse specifiche, sia a livello di programmazione che di obbligo di spesa per le regioni, l’accesso agli investimenti anche per le piccole e medie imprese, la reintroduzione di un sostegno all’associazionismo forestale».
È quanto dichiarato da Gasper Rino Talucci, presidente del settore Forestazione di Fedagri-Confcooperative, nell’ambito del Workshop organizzato a Villavallelonga (AQ), in occasione dell’Anno internazionale delle foreste dal titolo: «Cooperazione e gestione associata: una scelta di sussidiarietà e sostenibilità».
«Il patrimonio forestale italiano - continua Talucci - rappresenta una ricchezza inestimabile per l’ambiente e l’economia, per l’equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio. Per tale motivo va salvaguardato e gestito con il massimo impegno ed adeguate misure e strumenti, così come i territori, in gran parte montani, ove esso insiste. Ciò è tanto più vero, se si considera che gran parte del nostro Paese è coperto da superfici boschive, spesso abbandonate a se stesse e quindi in stato di degrado, e che buona parte del nostro territorio risulta essere a rischio idrogeologico».
Secondo Talucci, la valorizzazione delle foreste, in una corretta gestione multifunzionale, oltre a consentire il mantenimento di un patrimonio culturale e paesaggistico, permette di produrre, soprattutto in aree svantaggiate, occupazione, servizi e sviluppo economico e ambientale.
«In tale senso - conclude Talucci - la cooperazione e l’associazionismo forestale rappresentano soggetti fondamentali per la gestione e la sostenibilità delle nostre foreste in quanto strettamente legati al territorio e capaci di attivare sinergie che favoriscono lo sviluppo locale anche attraverso la promozione di nuove forme di gestione idonee a superare i limiti fra proprietà e impresa».
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