Triviale lo spot «vaffancola»
E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC)
ROMA - «La volgarità gratuita di alcuni spot non ha nulla a che vedere con la creatività dei pubblicitari». E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), riferendosi alla pubblicità della bevanda italiana «Vaffancola».
«Molti consumatori - afferma il Segretario generale - si sono rivolti alla nostra Unione ritenendo offensivi i cartelloni pubblicitari della bibita ed anche il richiamo all’italianità, operato con il riferimento ai 150 anni dell’Unità nazionale e con l’uso dell’inno di Mameli sul sito internet www.vaffancola.it».
«Dopo la reclame della Lancia Ypsilon (‘il lusso è un diritto’) ecco un altro mirabile esempio di creatività pubblicitaria che trascura il confine tra originalità del messaggio e mera trivialità. Sembra proprio -conclude Dona- che i pubblicitari italiani, dopo i fasti degli anni passati, non abbiano più idee per attrarre i consumatori se non queste inutili provocazioni!»
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