La Commissione UE durissima contro le agenzie di rating
«Dubbi su loro condotta e lungimiranza dopo il downgrading del Portogallo da parte di Moody's»
BRUXELLES - Il 'downgrading' del Portogallo da parte dell'agenzia Moody's è «una decisione spiacevole», presa con un «tempismo infelice», basata su «uno scenario assolutamente ipotetico» invece che sull'analisi economica e «risolleva il problema dell'adeguatezza del comportamento e della lungimiranza delle agenzia di rating». Lo ha affermato, oggi a Bruxelles, il portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, rispondendo ai cronisti durante il 'briefing' quotidiano della Commissione europea. Allo stesso tempo, il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, si esprimeva negli stessi termini davanti alla plenaria del Parlamento europeo, riunita a Strasburgo.
E' l'attacco più duro mai sferrato dall'Esecutivo UE contro le agenzie di rating, accusate in questo caso di non aver dato al Portogallo neanche il tempo di cominciare ad attuare il proprio programma di risanamento finanziario, appena concordato con la «Trojka» Commissione-Bce-Fmi, e di non aver tenuto conto della «volontà politica» del nuovo governo di fare tutto il necessario per conseguire gli obiettivi fissati, con l'appoggio dei tre principali partiti politici del Paese, che «hanno raccolto l'80% dei voti alla recenti elezioni», com ha ricordato il portavoce, Amadeu Altafaj.
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