3 maggio 2024
Aggiornato 18:30
Accordo unitario

Contratti, il sì anche dalla Cgil

Camusso: «Contributo per il valore del lavoro». Marcegaglia: «Chiusa una stagione»

ROMA - Dopo sei ore di trattative serrate è stato siglato ieri sera l'accordo unitario sui contratti e la rappresentanza sindacale. Riuniti nella Foresteria di Confindustria i segretari di Cgil, Cisl, Uil e la presidente degli industriali Emma Marcegaglia hanno siglato un accordo che ha spinto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a dire «Grazie a Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Susanna Camusso ed Emma Marcegaglia. Grazie per quello che hanno fatto oggi nell'interesse del nostro Paese».

MARCEGAGLIA: «SI CHIUDE UNA STAGIONE» - L'accordo, ha spiegato Marcegaglia, «non sostituisce l'altro, quello del 2009», che non vide la firma dalla Cgil. «Questo - ha spiegato la presidente - ragiona su altri temi, come la rappresentanza e l'efficacia erga omnes dei contratti aziendali». Ma cosa prevede l'intesa raggiunta ieri? Nel corso della riunione è stato elaborato un documento di 9 punti. Dalle nuove regole per la rappresentanza sindacale, alle garanzie di efficacia per gli accordi contrattuali firmati dalla maggioranza dei rappresentanti dei lavoratori, ad una sostanziale possibilità di deroghe a livello aziendale (termine che comunque non compare esplicitamente nel testo della bozza), al quadro dei contratti nazionali.
Dunque, per usare le parole della stessa Marcegaglia «con l'accordo si chiude una stagione di separatezza tra di noi. Sono molto soddisfatta. La volontà è di riandare avanti tutti insieme»: Giudizio condiviso anche dal segretario Camusso: «abbiamo superato una stagione di divisione conseguente, anche, alla ristrutturazione della contrattazione. «Abbiamo dato un contributo a rimettere il valore del lavoro e la centralità della contrattazione all'attenzione del nostro Paese e dei lavoratori».