28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Politica monetaria

Lagarde oggi in audizione per il FMI

Ma sulla ministra francese delle Finanze pesa lo spettro dell'inchiesta

ROMA - Il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde terrà oggi a Washington l'audizione del ministro delle Finanze francese al Fondo monetario internazionale, quale candidata alla carica di direttore (dopo le dimissioni di Dominique Strauss Kahn accusato di stupro). Previsto anche un incontro con il segretario di stato Usa al tesoro, Timothy Geithner, secondo quanto riporta il profilo sul social network Twitter.

Intanto però si fa più consistente lo spettro di una indagine giudiziaria a carico di Lagarde, alla vigilia del. Nei giorni scorsi la Procura di Parigi ha avviato una indagine preliminare per sospetto abuso di potere a carico di alcuni alti funzionari pubblici, su una vicenda - un controverso arbitrato che nel 2008 si risolse a favore del finanziere Bernard Tapie - su cui la stessa Lagarde potrebbe finire sotto indagine.
Lo riporta il quotidiano Le Monde, che rincara la dose riferendo di «nuovi documenti imbarazzanti per Madame Lagarde».
Tra le carte depositate dal procuratore generale francese presso la Corte di Cassazione, vi sono i pareri di due esperti coinvolti nella vicenda, da cui emergerebbe, secondo Le Monde, che il ministro era informato della non terzietà di uno dei componenti del collegio arbitrale; nonostante questo la Lagarde omise di chiederne la sostituzione. L'arbitrato portò a una pronuncia favorevole a Tapie per centinaia di milioni di euro, che ora diversi contestano.

La linea difensiva del ministro sulla questione non sembra cambiare: nelle ultime indiscrezioni pubblicate da Le Monde non vi è nulla di nuovo, hanno commentato a France Presse fonti vicine al ministro: tanto è vero che contengono «gli stessi errori e le stesse imprecisioni» del presunto documento originale, un articolo del sito di notizie Mediapart risalente al 9 giugno scorso. Quello che pubblica Le Monde è semplicemente «un copia-incolla», affermano dall'entourage della Lagarde, aggiungendo come il ministro abbia già «risposto a tutti questi errori al presidente» del tribunale che deve decidere se avviare l'indagine.