28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Mercati finanziari

Borse UE giù tra Grecia e Moody's su Italia, Milano -2,59%

Spread Btp-bund si allarga ma non in modo drastico, Euro si modera. In netto ribasso il petrolio

ROMA - Avvio di settimana in netto calo delle Borse europee, che tra l'avvertimento di venerdì scorso di Moody's su una messa sotto esame del rating dell'Italia per un possibile futuro declassamento, e il rinvio da parte dell'Eurogruppo delle decisioni chiave sugli aiuti alla Grecia, vedono riproporsi in primo piano l'allarmismo sui rischi di debito nell'Unione valutaria. Ieri a tarda serata, secondo indiscrezioni di stampa, sulla crisi della Grecia si è svolta una consultazione telefonica tra ministri delle Finanze del G7, che oltre alle tre maggiori economie dell'area euro - Germania, Francia e Italia - include anche Usa, Giappone, Gran Bretagna e Canada.

A Milano il Footsie-Mib ha aperto in pesante flessione e a metà mattina segna un ribasso del 2,59 per cento. Tornano alcune pressioni anche sui titoli di Stato italiani, anche se non si è enormemente allargato il differenziale (spread) di rendimento tra Btp a 10 anni e bund equivalenti della Germania: stamattina è risalito a 194 punti base, o 1,94 punti percentuali, laddove giovedì scorso, in una seduta di alta tensione sulla Grecia, era arrivato a superare i 200 punti base. Intanto Londra segna un meno 1,09 per cento, Parigi meno 1,38 per cento, Francoforte meno 1,28 per cento. Intanto l'euro si modera a 1,427 dollari, anche in questo caso segnando un indebolimento non pronunciato.

In netto ribasso il petrolio, mentre gli allarmismi sui rischi di debito della Grecia si combinano a contestuali timori di rallentamento della ripresa economica globale. A Londra il barile di Brent, il petrolio del mare del Nord cede 1,55 dollari a quota 111,66 dollari, solo due settimane fa era arrivato a superare i 118 dollari. Negli scambi elettronici sul New York Mercantile Exchange, i futures sul greggio in prima scadenza calano di 1,46 dollari rispetto alla chiusura di ieri, con il barile di West Texas Intermediate a 91,55 dollari.