Lo yuan batte il dollaro
Da quando nel giugno 2010 la Banca centrale ha svincolato lo yuan dal dollaro la moneta cinese si è apprezzata del 5.28%
PECHINO - Lunedì 30 maggio, lo yuan è stato scambiato a 6.4839 contro il dollaro, superando la quota di 6.4917 raggiunta il venerdì precedente e segnando un nuovo record sulla moneta americana.
A detta di numerosi analisti, è evidente che la People’s Bank of China sia in procinto di avviare una nuova serie di apprezzamenti; inoltre, a giugno 2010, la Banca centrale ha svincolato lo yuan dal dollaro dopo due anni di ancoraggio. Da allora la moneta cinese si è apprezzata del 5.28% su quella statunitense e dall’inizio del 2011 ha guadagnato l’1.61%.
In un clima già teso tra le due potenze, lo yuan si trova poi al centro di pressioni internazionali, provenienti soprattutto dagli Stati Uniti che accusano il governo cinese di mantenere deliberatamente basso il valore della valuta per trarre vantaggi negli scambi commerciali.
A tali accuse il governo di Pechino risponde che un troppo rapido apprezzamento dello yuan causerebbe danni devastanti all’economia cinese e le conseguenze ricadrebbero anche sul sistema economico mondiale.
Misura per combatte l'inflazione - Il graduale apprezzamento dello yuan, in realtà, rappresenta uno dei metodi adottati dalla Cina per arginare la crescente inflazione e per drenare l’eccessiva liquidità in circolazione: dall’inizio del 2011, è stato innalzato ogni mese il coefficiente di riserva obbligatoria delle banche e, da ottobre, sono stati incrementati quattro volte i tassi d’interesse.
Visto che queste misure si sono rivelate al momento insufficienti, il premier Wen Jiabao ha dichiarato che ricorreranno anche al tasso di cambio dello yuan per combattere l’inflazione.
Il nuovo record dello yuan sul dollaro testimonia dunque il tentativo da parte della Cina di lottare contro l’aumento del costo della vita, causato appunto dall’inflazione.
Fonte: Interprofessional Network Spa
- 06/11/2022 La Federal Reserve, ancora aggressiva, alza i tassi di 75 punti al 3,75-4%
- 28/10/2022 La BCE decide il terzo rialzo dei tassi (e non sarà l'ultimo)
- 13/10/2022 FED: «Avanti con l'aumento dei tassi, calo inflazione più lento del previsto»
- 22/09/2022 Fed, non c'è fine alla stretta. Tassi verso il 4,5% a fine anno