20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Ipotesi prolungamento aiuti

I tecnici di Fmi, UE e Bce ad Atene

Missione non di routine dopo lo «spauracchio» dell'uscita dall'euro e il declassamento di S&P

ATENE - Gli ispettori di Fondo monetario internazionale, Commissione europea e Bce sono da oggi ad Atene per una nuova missione di ricognizione sui progressi del paese nel piano di risanamento del bilancio, concordato in cambio degli aiuti internazionali: ma ovviamente questa nuova missione va ben al di là della routine, visto che giunge dopo che sulla penisola ellenica sono piombate due nuove tegole negli ultimissimi giorni, che hanno riacceso gli allarmismi degli investitori.

Dopo settimane in cui si sono trascinate le ipotesi di ristrutturazione del debito, sistematicamente smentite dalla Grecia e dalle autorità internazionali, venerdì scorso un settimanale tedesco si è spinto a paventare una fuoriuscita del paese dall'euro. Anche in questo caso sono piovute smentite, e lo spauracchio si è rapidamente diradato. Ma poi ieri pomeriggio l'agenzia Standard & Poor's ha nuovamente declassato e di due gradini il rating sulla Grecia, reinnescando gli allarmi.

Intanto le tensioni sui bond ellenici mantengono i livelli dei loro rendimenti a valori tali da rendere impossibile un ritorno del paese sui mercati, e questo ha spinto la stessa Grecia a ipotizzare un prolungamento della fase di aiuti da parte di Ue e Fmi. Prevedibilmente sarà proprio questa ipotesi al centro dell'attuale missione di valutazione di Fmi-Ue-Bce, probabilmente con conclusioni preliminari in tempo per il prossimo vertice tra ministri delle Finanze dell'Unione europea, l'Ecofin del 16 maggio che dovrà anche ratificare un nuovo intervento di aiuto al Portogallo.