Finocchiaro: Governo vuole aggirare il referendum
«Chiariscano questione delicata, non tolleriamo scherzetti»
ROMA - «Come volevasi dimostrare, anche stavolta il governo fa marcia indietro, per ora e in vista del referendum, sul suo pericoloso quanto inutile e costosissimo programma di ritorno al nucleare. E' l'ennesima dimostrazione del fallimento delle politiche energetiche di un governo che adesso, sull'onda della tragedia di Fukushima, dopo un'ipocrita moratoria di un anno, vuole aggirare un referendum popolare a questo punto molto scomodo per maggioranza ed Esecutivo». Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.
«L'inadeguatezza di questa Destra in materia di politiche energetiche è evidente - ha proseguito Finocchiaro - come sono evidenti sia la sua confusione che la sua malafede. Ora sarebbe bene che il governo ci spiegasse davvero che cosa vuole fare. L'emendamento appena presentato in Senato, infatti, da un lato abroga le norme oggetto del quesito referendario, cancellando di fatto il referendum del 12 giugno, dall'altra lascia aperta la strada ad un eventuale ripensamento prossimo venturo sulla scelta nucleare. Si tratta di un'ambiguità inaccettabile che l'Esecutivo deve chiarire al Parlamento e al Paese. Su una questione così delicata non tolleriamo scherzetti. Tra l'altro ricordiamo al governo che è necessario ripristinare subito un sistema di incentivi sulle rinnovabili in grado di evitare che naufraghi un intero settore d'avanguardia, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro».
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