Zanda: Il Pd aveva ragione, il Governo ha fallito

ROMA - «L'emendamento del governo al decreto omnibus è confezionato in modo da cercare di far cadere la possibilità che gli italiani si esprimano in un referendum sulla politica nucleare. Vedremo nel prossimo futuro se questo piano riuscirà». Lo ha detto, intervenendo nell'aula di Palazzo Madama, il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda.

«Con l' emendamento sul nucleare - ha continuato Zanda - la maggioranza sta ammettendo davanti al Paese che la sua politica energetica è totalmente fallita, così come sta conseguentemente riconoscendo che il Pd aveva ragione nel richiedere l'abbandono del nucleare. Dopo tre anni di governo, dopo tre anni in cui Berlusconi, il Pdl e la Lega hanno raccontato agli italiani che avrebbero risolto tutti i loro problemi, compresi quelli energetici, oggi dicono all'Italia che si sono sbagliati ed hanno fallito e lo fanno, scandalosamente, presentando all'improvviso un semplice emendamento».

«Come si fa - ha concluso Zanda - a cambiare l'intera politica energetica di un Paese con un semplice emendamento a un decreto legge? Sono comportamenti politicamente irresponsabili. Berlusconi ha buttato via tre anni preziosissimi ed oggi il suo governo e la sua maggioranza non hanno più alcuna possibilità di elaborare una nuova politica energetica. È facile prevedere che con un colossale ritardo arriveranno alle soluzioni più volte proposte dal Pd: investire sull'efficienza, sulla ricerca e sulle energie rinnovabili».