Membro della Federal Reserve ventila rialzo dei tassi
Lo ha detto giovedì Narayana Kocherlakota, presidente della Federal Reserve di Minneapolis: «Forse +0,5% entro l'anno, o anche più»
NEW YORK - Innalzare di oltre mezzo punto percentuale entro la fine dell'anno i tassi di interesse a breve termine è «certamente possibile». Lo ha detto giovedì Narayana Kocherlakota, presidente della Federal Reserve di Minneapolis, annunciando all'agenzia stampa Dow Jones che il ritocco si renderebbe necessario qualora l'inflazione continuasse a salire. Kocherlakota è uno dei cinque presidenti regionali della Fed che quest'anno voteranno sulla politica monetaria.
Kocherlakota ha fatto sapere che se, in linea con le aspettative, la crescita economica degli Stati Uniti si attestasse intorno al 3 per cento e l'inflazione aumentasse, la Banca Centrale americana metterebbe fine al programma di acquisto di bond per 600 miliardi di dollari.
INFLAZIONE - Il presidente della Fed di Minneapolis si aspetta che l'inflazione, al netto dei prezzi dell'energia e dei beni alimentari, passi dallo 0,9 per cento della fine dello scorso anno all'1,3 per cento entro la fine del 2011. Ciò potrebbe portare la Federal Reserve ad aumentare di più dello 0,5 per cento il suo target per i tassi di interessi a breve termine. Kocherlakota ha sottolineato che in questo caso la legge di Taylor, formula algebrica inventata dall'omonimo professore dell'Università di Stanford, richiederebbe un incremento dei tassi di tre quarti di punto percentuale. «Alla fine del 2010 la politica monetaria era appropriata alle condizioni del momento», ha rimarcato il massimo dirigente della Fed di Minneapolis.
POSIZIONE NON ALLINEATA - All'interno della commissione della Federal Reserve Kocherlakota ha una posizione non allineata, che non lo colloca né tra i sostenitori della linea dura, che spingono per la stretta del credito, né tra coloro che tendono a schierarsi per tassi più bassi. A Dow Jones ha detto che quando sarà il momento di stringere sulla politica monetaria, si schiererà a favore di un aumento dei tassi di interesse a breve termine attraverso la vendita di asset che fanno parte del portfolio Fed.
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