In Italia si riapre lo scontro sul nucleare. Il Governo va avanti
Pd-Idv-Verdi-Sel: «Stop alle centrali». Fuori dal coro dell'opposizione, l'Udc: «Passare dalle parole ai fatti». Prestigiacomo: «Polemiche macabre»
ROMA - L'emergenza nucleare nel Giappone devastato dal terremoto riaccende in Italia la polemica sul ritorno delle centrali deciso dal governo Berlusconi: Pd, Idv, Verdi, Sinistra ecologia e libertà e tutti i sostenitori del referendum contro l'atomo che si terrà a giugno in una data che l'esecutivo non ha ancora fissato alzano la voce contro una scelta che invece la maggioranza e il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, fanno sapere resterà invariata.
Contraria l'opposizione - «Quel che è successo in Giappone - è la denuncia del leader Idv, Antonio Di Pietro - dimostra che buttare via tanti soldi per fare 13 centrali nucleari e per ottenere una energia che si può ricavare anche con risorse alternative è rischiosissimo per la salute dell'ambiente e per l'umanità perché quando arriva un terremoto di tale entità si va tutti al Creatore». Chiede al governo di cogliere «questa occasione terribile per riflettere sull'ennesimo errore che vuole compiere e fermi il suo piano di ritorno al nucleare», anche la responsabile Ambiente del Partito democratico Stella Bianchi. E' perentorio il leader di Sel, Nichi Vendola: «Bisogna chiuderla qui con l'avventura delle centrali nucleari, non si può neanche pensare di discuterne dopo quanto accaduto in Giappone». Propongono di riconvertire le risorse necessarie a nucleare e grandi per «reperire quei 20 miliardi necessari a mettere in sicurezza il nostro patrimonio edilizio» i radicali con la deputata eletta nel Pd Elisabetta Zamparutti.
Fuori dal coro dell'opposizione, l'Udc: Pier Ferdinando Casini ribadisce di essere favorevole al nucleare e invita il Governo «dopo tante declamazioni passasse dalle parole ai fatti».
La maggioranza, dal canto suo, non ha dubbi: Fabrizio Cicchitto spiega che la posizione del governo «rimane quella che è, non è che si può cambiare idea ogni minuto» mentre il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, definisce «macabre e strumentali» le polemiche all'indomani del terremoto in Giappone. Le replicano a stretto giro i Verdi, in prima linea nella battaglia contro le centrali nucleari: «Macabre sono le radiazioni che stanno contaminando i cittadini giapponesi, le centrali nucleari che il governo vuole costruire in Italia e le bugie sulle sicurezza delle centrali che fino ad oggi hanno raccontato agli italiani».
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