23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Borsa

Europa ancora giù su crisi Libia, Milano dopo stop -1,06%

Alcune piazze moderano cali, tensione su petrolio ma Opec attenta

MILANO - Ancora una seduta debole delle Borse europee sulla scia dei drammatici scontri sociali in Libia, in un contesto di tensioni che si allargano tra i paesi del mondo arabo. Tuttavia oggi in diverse piazze del Vecchio Continente la tendenza al ribasso si è ridimensionata, mentre Wall Street si è a sua volta orientato al calo dovendo incamerare le precedenti correzioni dell'azionario globale dato che ieri i mercati Usa erano chiuso per una festività. A Milano, dove per oltre metà seduta gli scambi sono rimasti congelati, a fine sessione il Footsie-mib segna un meno 1,06 per cento. Parigi ha siglato la giornata con un meno 1,15 per cento, mentre Francoforte ha quasi ritrovato la parità, meno 0,05 per cento, e Londra ha limitato le perdite allo 0,30 per cento.

Restano elevati e sotto pressione i prezzi petroliferi, anche qui con lievi ridimensionamenti delle spinte dopo che da diversi autorevoli membri dell'Opec, tra cui l'Arabia Saudita, sono giunte rassicurazioni sulle forniture. Il cartello degli esportatori è pronto a intervenire se dovessero verificarsi penurie. A Londra dopo aver superato quota 107 dollari oggi il barile di Brent - che da tempo mostra di risentire maggiormente della situazione internazionale - modera i rialzi a quota 106,29 dollari. A New York il barile di West Texas Intermediate si attesta a 91,17 dollari nel pomeriggio, quasi 5 dollari in più rispetto a venerdì scorso.

Intanto negli scambi pomeridiani il Dow Jones segna un meno 0,83 per cento, più pesante il Nasdaq al meno 1,84 per cento. In lieve recupero la valuta statunitense, con l'euro che nel pomeriggio risulta in calo ma anche qui ridimensionato a 1,3658 dollari.