Fiom, in piazza contro l'attacco ai diritti dei lavoratori
Guerra di cifre su adesioni, per le tute blu adesione massiccia
ROMA - Centinaia di migliaia di lavoratori metalmeccanici e studenti hanno manifestato in tutta Italia, davanti agli stabilimenti Fiat e nelle principali aree industriali del paese, per lo sciopero generale di otto ore proclamato dalla Fiom. Iniziativa decisa dalla tute blu della Cgil contro l'attacco del Lingotto ai diritti sindacali e dei lavoratori, portato dagli accordi separati su Pomigliano d'Arco e Mirafiori, e a difesa del contratto nazionale.
Sulle adesioni è andata in scena la consueta guerra di cifre. Per la Fiom lo sciopero è «pienamente riuscito» con punte di adesione dell'80%. Per la Fiat la partecipazione dei lavoratori del gruppo alla protesta è invece stata del 25%, mentre Federmeccanica parla di un 18% relativo all'intero settore metalmeccanico.
Lo sciopero è stato articolato con 18 manifestazioni regionali e quattro provinciali (in Emilia-Romagna l'iniziativa di lotta si è svolta ieri). Tafferugli e tensioni si sono registrate a Milano e Genova.
Nel capoluogo lombardo, un centinaio di giovani antagonisti, staccatosi dalla manifestazione della Fiom in piazza del Duomo, si è scontrato con la polizia schierata a presidio della sede di Assolombarda. Momenti di tensione ci sono stati anche davanti alla sede di Confindustria a Genova, dove alcune centinaia di studenti e di giovani dei centri sociali hanno scagliato razzi, fumogeni e bottiglie di vetro all'indirizzo di polizia e carabinieri. Poi hanno rovesciato i cassonetti dell'immondizia, dandogli fuoco davanti alla stazione Brignole di Genova. Durante il corteo sono state imbrattate le vetrine di alcune banche.
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