28 agosto 2025
Aggiornato 00:00
Punte dell'80%

Sciopero Fiom, tensioni a Milano e Genova

Scontri tra studenti e i giovani dei centri sociali con la Polizia. A Cassino adesioni al 65%, alla Iveco al 70%

ROMA - Adesioni massicce allo sciopero generale della categoria dei metalmeccanici proclamato dalla Fiom contro l'attacco ai diritti sindacali e dei lavoratori portato dagli accordi separati in Fiat. Mentre in tutta Italia sono in corso 18 manifestazioni regionali e quattro provinciali (in Emilia-Romagna l'iniziativa di lotta si è svolta ieri), alle meccaniche di Mirafiori la percentuale di astensione dal lavoro ha toccato l'80%.

Tafferugli e tensioni si sono registrate a Milano e Genova. Nel capoluogo lombardo, un centinaio di giovani antagonisti, staccatosi dalla manifestazione della Fiom in piazza del Duomo, si è scontrato con la polizia schierata a presidio della sede di Assolombarda. Momenti di tensione ci sono stati anche davanti alla sede di Confindustria a Genova, dove alcune centinaia di studenti e di giovani dei centri sociali hanno scagliato razzi, fumogeni e bottiglie di vetro all'indirizzo di polizia e carabinieri. Poi hanno rovesciato i cassonetti dell'immondizia, dandogli fuoco davanti alla stazione Brignole di Genova. Durante il corteo sono state imbrattate le vetrine di alcune banche.

Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che ha concluso il comizio a Milano, ha nuovamente sollecitato la Cgil a proclamare lo sciopero generale. La piazza ha risposto con applausi e urla di sostegno. Ieri, la piazza di Bologna aveva riservato fischi al leader della confederazione, Susanna Camusso. «Abbiamo bisogno - ha detto Landini - che si metta in campo lo sciopero generale. So che non è facile, che non si risolvono tutti i problemi, ma ora c'è questa necessità».

A Torino, alla Powertrain, cioè alle ex meccaniche, l'unico reparto produttivo oggi in funzione a Mirafiori, ha aderito allo sciopero l'80% dei lavoratori, una percentuale altissima rispetto alla storia dello stabilimento. Tutti i dipendenti delle carrozzerie e delle presse sono in cassa integrazione. Alla Iveco (Fiat Industrial), l'adesione allo sciopero è al 70%. Allo stabilimento Fiat auto di Cassino (Frosinone) ha aderito allo sciopero il 65% dei dipendenti. Alla Fiat auto di Melfi (Potenza), ha aderito all'iniziativa di lotta, sul primo turno, almeno il 50% dei dipendenti; una linea è ferma e l'altra funziona solo a tratti. Ancora in Piemonte, sono state registrate percentuali di sciopero al 65% alla Marcegaglia di Alessandria e al 95% alla Marcegaglia di Asti. A Terni, le adesioni allo sciopero sono all'80% sia per ciò che riguarda i dipendenti dello stabilimento ThyssenKrupp, il più grande della regione, sia per ciò che riguarda le imprese di appalto attive nello stabilimento.