Enav, presto interrogatori degli indagati
Pm: «Allo stato non ci sono politici coinvolti nella vicenda»
ROMA - Dopo la perquisizione delle sedi dell'Enav, degli uffici, delle società e delle abitazioni degli indagati, gli inquirenti della Procura di Roma stanno valutando i prossimi passi da compiere. Di certo si passerà per l'interrogatorio di «almeno» alcuni dei soggetti coinvolti e poi si darà seguito a una serie di rogatorie internazionali per ricostruire flussi di denaro e operazioni bancarie. Investigatori del Ros dei carabinieri e della Guardia di finanza, nucleo di polizia tributaria, hanno il compito di definire in qualche modo il quadro generale. Tra i soggetti in primo piano c'è di sicuro Lorenzo Cola, l'ex consulente eterno di Finmeccanica finito in carcere nel luglio scorso.
Dalle sue parole e da quelle del commercialista Marco Iannilli, si è arrivati allo sviluppo dell'inchiesta sull'Enav, sui suoi vertici e sul ruolo giocato da Marina Grossi, amministratore delegato di Selex sistemi integrati. Gli appalti per lavori negli scali di Napoli e Palermo, sono le commesse da cui provare a dipanare la matassa di rapporti. Qualificati ambienti di piazzale Clodio, intanto, ribadiscono che «allo stato» non è emerso il coinvolgimento diretto di esponenti politici nel sistema di presunti destinatari di mazzette derivanti dalle sovraffatturazioni, secondo lo schema ricostruito sinora da chi indaga.
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