19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Si chiude l'era Guarguaglini

Orsi nuovo Presidente Finmeccanica

La decisione al termine del consiglio di amministrazione, l'addio dell'ex numero uno dopo nove anni. Sotto la sua gestione, la holding dell'aerospazio e della difesa è diventata un attore di primo piano nel panorama internazionale con un giro d'affari nel 2010 di 18,7 miliardi

ROMA - Con le dimissioni rassegnate al consiglio di amministrazione si chiude dopo 9 anni l'era di Pier Francesco Guarguaglini alla guida di Finmeccanica. Sotto la sua gestione, la holding dell'aerospazio e della difesa è diventata un attore di primo piano nel panorama internazionale con un giro d'affari nel 2010 di 18,7 miliardi, ordini per 22,5 miliardi, un utile netto di 557 milioni e circa 75mila addetti in tutto il mondo.

Arrivato al comando di Finmeccanica nel 2002 il 74enne manager nato a Castagneto Carducci in provincia di Livorno, declina la sua strategia concentrandosi sui business dell'aerospazio e della difesa. Un'azione che passa anche attraverso un programma di acquisizioni internazionali che accrescono il peso della società a livello mondiale. In particolare nel settore elicotteristico con la britannica Westland dando vita ad AgustaWestland e nella difesa con la statunintense Drs. Operazioni che consentono alla holding italiana di considerare Uk e Usa come «mercati domestici». Guarguaglini resta saldo al comando fino al 4 maggio 2011 quando, già coinvolto nell'inchiesta Enav-Selex (insieme alla moglie Marina Grossi, ad di Selex Sistemi Integrati), lascia la poltrona di ad a Giuseppe Orsi conservando quella di presidente con ampie deleghe. Una convivenza che, malgrado le dichiarazioni pubbliche, non si rivela tutt'altro che facile.

A peggiorare la situazione la crisi economica e i consistenti tagli ai budget della Difesa a livello mondiale e la rivolta in Libia, mercato dove Finmeccanica, è ben presente. I primi nove mesi di chiudono con una perdita di 324 milioni e anche le previsioni per l'intero anno indicano «una perdita significativa». Gli ultimi sviluppi dell'inchiesta appesantiscono ulteriormente la posizione di Guarguaglini e le pressioni per una sua uscita si fanno di fatto insostenibili. Si arriva così all'epilogo di oggi. Guarguaglini si dimette e il cda sceglie la soluzione interna, la più logica e la meno dirompente con Orsi che assume la carica di presidente che va a cumulare a quella di ad.