Italia "inchiodata" a crescita 1%, la ripresa resta debole
Economia frenata tra nodo competitività ed esigenze risanamento
ROMA, 6 ott - L'economia italiana è destinata a crescere poco nel 2010 e nel 2011, con un incremento del Pil "inchiodato" all'1%, ben al di sotto della media di Eurolandia, e un tasso di disoccupazione che alla fine del biennio riuscirà a scendere solo marginalmente, un decimo di punto, all'8,6% della forza lavoro. E' la previsione del Fondo Monetario Internazionale che nel suo World Economic Outlook, presentato oggi a Washington, segnala senza mezzi termini uno scenario peggiore sia rispetto alla Germania, dove è prevista una ripresa "moderata", che alla Francia, dove sarà addirittura "modesta".
"In Italia - scrivono gli economisti del Fondo - si prevede che la ripresa sia ancora più debole, con il persistente problema di competitività che limita lo spazio di crescita delle esportazioni e con il programmato risanamento della finanza pubblica che indebolisce la domanda privata".
Ne consegue che anche la disoccupazione resta al palo: prevista dall'8,7% della forza lavoro di quest'anno all'8,6% del 2011. Livelli in questo caso inferiori alla media di Eurolandia (rispettivamente 10,1% e 10%) ma ancora superiori al 7,8% registrato dall'Italia nel 2009.
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