Prove di dialogo tra Confindustria e Cgil
Gli industriali si dicono pronti a fare il «tagliando» all'accordo interconfederale. Aperture anche su regole rappresentanza, ma non per legge
GENOVA - Il vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, aveva dato appuntamento alla Cgil in Liguria, al convegno su occupazione e competitività, per riprendere le fila del dialogo dopo un anno di gelo, polemiche e accordi separati. Il segnale di apertura c'è stato. Ed è arrivato su quella che è considerata una sorta di madre di tutti i conflitti: la riforma del modello contrattuale.
Gli industriali si dicono pronti a fare il «tagliando» all'accordo interconfederale sottoscritto con Cisl e Uil, già entro l'anno e con tutte le organizzazioni sindacali, anche corso d'Italia. Ed è pronta anche a definire regole nuove per la rappresentanza, ma attraverso un accordo tra le parti e non per legge. La risposta del sindacato, che sta gestendo il passaggio di consegne tra Guglielmo Epifani e Susanna Camusso, non si è fatta attendere. Al seminario di Todi, la Cgil ha raccolto la sfida, annunciando una proposta che sarà messa a punto nella prossima riunione del comitato direttivo.
Ma c'è di più: il segretario generale Guglielmo Epifani sottolinea che «è necessario avere il coraggio di elaborare una proposta di riforma, capace di scombinare le carte. Il conflitto non si può considerare come risolutivo». Domani, a Genova, potrebbe essere il giorno per il riavvicinamento ufficiale tra Confindustria e Cgil. Oggi, a fare le prove di dialogo è stato Bombassei. A tirare le somme sarà domani la leader degli imprenditori, Emma Marcegaglia.
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