Fincantieri, Sacconi: il Governo convocherà le parti
Ad annunciarlo il Ministro del Lavoro: «Indiscrezioni spregiudicate, isolare gli agitatori professionali»
ROMA - «Il governo convocherà le parti di Fincantieri per rimettere nei corretti binari il confronto sul futuro della società che allo stato dichiara di non avere definito alcuna ipotesi». Ad annunciarlo il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, sottolineando: «Faccio appello a tutte le istituzioni e le organizzazioni sindacali perché siano isolati gli agitatori professionali nel nome del primario interesse dei lavoratori».
«Come tutti i Paesi di tradizionale industrializzazione - afferma il ministro - l'Italia affronta processi di aggiustamento competitivo che devono essere sempre negoziati tra le parti sociali e, ove condivisi, accompagnati da robuste protezioni dei lavoratori. Seguendo questa regola è stata sin qui garantita la coesione sociale con dispiacere per alcuni settori dell'opposizione politica e sociale che appaiono alla costante ricerca di occasioni per accendere il conflitto. Non aiuta il gioco spregiudicato delle indiscrezioni come nel caso di Fincantieri e di Alitalia. Chi ama questo Paese deve comunque operare per soluzioni costruttive nelle condizioni date».
PROTESTE - Scioperi, blocchi ai cancelli, cortei e persino un gruppo di operai su una gru. Sale la tensione tra i lavoratori di Fincantieri. Gli operai si sono mobilitati dalla Sicilia alla Liguria contro il piano industriale 2010-2014,che prevedrebbe la chiusura dei cantieri di Castellammare di Stabia (Napoli)e di Riva Trigoso (Genova) e di tagli per circa 2.500 addetti.
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