Calzature: +5,3% l’export nei primi 5 mesi 2010
Un giro d’affari di oltre 2 miliardi e mezzo di euro, lo 0,5% in più rispetto al gennaio-maggio 2009
ROMA - L’estero premia le calzature made in Italy. Sono 98,4 milioni le paia di scarpe inviate all’estero nei primi cinque mesi del 2010, secondo i dati provvisori dell’Istat. Un volume che, anno su anno, è cresciuto del 5,3%, rivela Trend Calzaturiero. E che oltre frontiera ha messo in moto un giro d’affari di oltre 2 miliardi e mezzo di euro, lo 0,5% in più rispetto al gennaio-maggio 2009.
Numeri positivi (per la prima volta da due anni torna a crescere anche il fatturato) che sembrano in questa fase confermare, corroborandola, la tendenza espansiva emersa nel primo scorcio del 2010. Da rilevare che il rimbalzo dei volumi esportati ha coinvolto tutti i principali mercati di destinazione, con la sola eccezione della Germania. E che in sbocchi strategici come quello britannico o statunitense l’aumento dell’export è risultato addirittura a doppia cifra: del 14% abbondante in Regno Unito e di quasi l’11% in Usa.
Bene anche le vendite in Francia (+9,8%), che con 18 milioni e mezzo di paia si conferma la principale meta commerciale per le firme italiane del calzaturiero. In Germania, al contrario, i volumi si sono ridotti di quasi 3 punti percentuali, un ritmo che appare comunque in progressiva attenuazione rispetto alla dinamica negativa emersa nei mesi precedenti. Da segnalare, inoltre, i riscontri positivi in Spagna (+9%), Svizzera (+3%) e Paesi Bassi (+12,7%). Soddisfacente il bilancio delle vendite anche in Belgio, Grecia, Austria e Giappone, mentre in Russia, dopo un avvio positivo del 2010, i dati più recenti rivelano un’inversione di tendenza, con un calo del 2% accumulato a tutto il mese di maggio. Lo scenario macro di riferimento - commenta Trend Calzaturiero - improntato a un rallentamento del ciclo economico mondiale e i più recenti sviluppi valutari che hanno sottratto competitività alle merci dell’Eurozona lasciano comunque prevedere, nella seconda metà dell’anno, un andamento meno favorevole per l’export calzaturiero italiano, destinato presumibilmente a una fase di assestamento a partire dai mesi estivi.
Sul fronte delle importazioni, intanto, con 169 milioni di paia di scarpe, le evidenze statistiche restituiscono una crescita a doppia cifra (+10,7%), associata a un più 2,5% della spesa (1,47 miliardi di euro). Il grosso degli arrivi resta di marca cinese, con quasi 84 milioni di paia, corrispondenti a un 13,7% in più rispetto al gennaio-maggio 2009. In forte aumento anche l’import dalla Romania (+20,3%), mentre crescono a un ritmo più modesto le calzature made in Vietnam (+2%).
Tra i follower guadagnano terreno sul mercato italiano Belgio, Tunisia e Indonesia. Consolidano la loro presenza anche India, Spagna e Germania, mentre segano il passo le importazioni da Francia, Paesi Bassi e Regno Unito.
- 13/11/2014 Crollo in borsa di Tod's