19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
La Fiat «serba»

Sacconi: Marchionne non agisca unilateralmente

Il Ministro del Welfare: «Il Governo segue la vicenda»

ROMA - Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, chiede all'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, di «non agire unilateralmente» e di «discutere» con i sindacati, a partire dal trasferimento della produzione della monovolume in Serbia. In un'intervista a Skytg24, Sacconi ha confermato di essere disponibile a convocare le parti, qualora ce ne fosse la necessità.

«E' doveroso riaprire il tavolo dedicato al progetto 'Fabbrica Italia' - ha detto - incoraggiare gli investimenti e non dare alibi a scelte diverse. Bisogna far sì che Fiat riconosca che l'Italia è un'ottima piattaforma produttiva». Per quanto riguarda il ruolo del Governo, il responsabile del Welfare ha sottolineato che «deve creare il contesto idoneo, non dare incentivi». In ogni caso «è sempre pronto a riferire in Parlamento», come chiedono le opposizioni.

«Stiamo seguendo la vicenda - ha aggiunto - al punto tale di essere accusato di essere l'organizzatore della divisione sindacale, il che è pazzesco. E' evidente che il Governo segue la vicenda e svolge una funzione diplomatica. L'obiettivo finale è fare in modo che gli investimenti ci siano in Italia».