Nel 2009 circa 3 milioni di lavoratori irregolari
Rapporto ISTAT sull'economia sommersa. Il tasso di irregolarità è salito al 12,2%, in crescita rispetto all'11,9% del 2008. Nell'agricoltura la maggiore incidenza
ROMA - Nel 2009 sono circa 2 milioni e 966 mila i lavoratori non regolari occupati in prevalenza come dipendenti (circa 2 milioni e 326 mila rispetto alle 640 mila unità di lavoro indipendenti), in crescita rispetto al 2008 (2 milioni e 958 mila unità di lavoro circa). Lo afferma l'Istat nel rapporto sull'economia sommersa. Il tasso di irregolarità è salito al 12,2%, in crescita rispetto all'11,9% del 2008.
L'Agricoltura emerge come il settore con la maggiore incidenza di unità di lavoro non regolari e con un tasso di irregolarità in aumento dal 20,9 per cento del 2001 al 24,5 per cento del 2009. La rilevanza del fenomeno è dovuta al carattere stagionale dell'attività agricola e al forte ricorso al lavoro a giornata, fattori che non hanno trovato nelle misure di regolarizzazione degli stranieri o di regolamentazione del lavoro atipico strumenti di contrasto sufficienti a ridurre l'impiego di manodopera non regolare.
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