Formigoni: ci hanno tolto soldi e deleghe
Lettera al Corriere della sera: «I Governatori sono uniti nel giudicarla insostenibile»
ROMA - «Vorrei rassicurare i lettori, non sono l'ultimo giapponese, nonostante i numerosi tentativi di dividerci, le regioni sono tutte unite nel giudicare la manovra insostenibile». Lo scrive il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, in una lettera al Corriere della sera nella quale spiega perchè si sta battendo contro alcuni contenuti della manovra finanziaria: «La Lombardia - spiega è indubbiamente la regione più colpita, il taglio ai nostri bilanci è di un miliardo e 400milioni di euro», dunque «alla insostenibilità si aggiunge per noi la profonda iniquità della manovra.
Ma non solo, Formigoni denuncia anche che «la Lombardia è stata la prima a chiedere al governo nazionale di avere più competenze, perchè sappiamo gestirle meglio. Da oltre due anni l'esecutivo non ci risponde», ma «un punto rimane: i servizi ai lombardi li posso garantire se ho le risorse, oppure se ci venisse finalmente data quell'autonomia che in questi anni ci è stata addirittura diminuita» e così «oggi non solo non ci vengono dati nuovi fondi, ma ci vengono addirittura tolti i soldi per le antiche deleghe».
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