20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Scalata Antonveneta

Dopo le dimissioni di Brancher il processo riparte il 28 luglio

Con abbreviato, quindi a porte chiuse. Stralciata la posizione della moglie dell'ex ministro che verrà giudicata con il rito abbreviato

MILANO - «Pensavo di dover privilegiare per un breve periodo gli obblighi verso il mio Paese ma siccome questa scelta è stata indebitamente strumentalizzata, ho fatto una scelta diversa: prima di tutto nel rispetto della mia famiglia e perché finiscano le strumentalizzazioni e le speculazioni». Con queste parole Aldo Brancher ha annunciato la «scelta irrevocabile» di dimettersi da ministro nel corso di una dichiarazione spontanea in apertura dell'udienza odierna del processo davanti alla V sezione penale del Tribunale di Milano, che lo vede imputato per ricettazione e appropriazione indebita in uno degli stralci della scalata tentata da Bpi ad Antonveneta.

Poche parole, pronunciate non senza emozione dal banco di fronte al giudice Anna Maria Gatto, che aveva appena finito di leggere una comunicazione del segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri consegnatale dai difensori, in cui si indicava una «rimodulazione» del calendario degli «impegni governativi e ministeriali» di Brancher «per consentirgli la partecipazione al processo», che annullava di fatto la richiesta di legittimo impedimento presentata nelle scorse udienze e sul quale il giudice doveva pronunciarsi oggi.
A questo punto, Brancher affiancato dagli avvocati difensori, Piermaria Corso e Filippo Dinacci, ha chiesto di poter accedere al rito abbreviato incondizionato (allo stato degli atti, senza l'intervento di testi, a porte chiuse e con lo sconto di un terzo della pena) e il giudice monocratico ha quindi fatto uscire dall'aula il pubblico e i giornalisti.

Impassibile l'accusa, rappresentata dal pm Eugenio Fusco, che entrando in aula pochi minuti dopo le 9.30 era andato a stringere la mano al «tanto atteso» imputato. Tre quarti d'ora dopo il suo ingresso al Palazzo di Giustizia di Milano, Brancher, intorno alle 10.15, è uscito da un'uscita secondaria, dribblando i cronisti.
Il processo all'ora ex ministro proseguirà il 28 luglio, data in cui potrebbe arrivare già la sentenza. E' stata invece stralciata la posizione della moglie di Brancher, Luana Maniezzo, fino ad oggi contumace, che verrà giudicata con il rito ordinario.