2 maggio 2024
Aggiornato 02:30
La crisi

Tassa UE? Bocciatura corale dai banchieri italiani

A margine dell'esecutivo ABI una sfilza di «no» all'ipotesi circolata in questi giorni

MILANO - E' una bocciatura corale quella dei banchieri italiani all'ipotesi in discussione in sede Ue di una tassa sulle banche. Dopo le netta presa di posizione dell'associazione di categoria che nei giorni scorsi ha commentato negativamente tale eventualità, oggi proprio a margine dell'esecutivo Abi anche dai singoli banchieri sono giunti dei secchi «no».

SAVIOTTI - «Penso che sia una scemenza», ha tagliato corto il consigliere delegato del Banco Popolare Pierfrancesco Saviotti. «E' un provvedimento che oggi non ha senso rispetto alle problematiche del mercato. Ciò detto, se venisse deciso noi rispettiamo le regole anche se non le condividiamo», ha detto a sua volta il presidente della Bnl Luigi Abete.

ZANETTI - «Sono assolutamente contrario a qualsiasi imposizione sulle banche», ha affermato il presidente del consiglio di gestione di Ubi Banca, Emilio Zanetti. Quanto alle dichiarazioni di Trichet, che nei giorni scorsi ha rilevato come senza l'aiuto della Bce tutte le grandi banche europee sarebbero saltate, Zanetti ha commentato: «Il sistema bancario italiano ha sempre dato prova di grande forza. Tant'è che il ricorso ai 'Tremonti bond' è stato soltanto parziale».

BERNESCHI - «In Italia - ha rilevato il presidente di Carige, Giovanni Berneschi - penso sarà difficile che mettano la tassa, vedremo. Io sono contrario». Contrario anche l'amministratore delegato di UniCredit Alessandro Profumo, che ha rimandato alle dichiarazioni da lui già fatte in questi giorni al riguardo.

CASTELLETTI - Per UniCredit si espresso invece oggi il vice presidente Luigi Castelletti. «Sono provvedimenti che dovranno essere presi da chi ne ha la competenza, vedremo. Credo però che, ove la tassa fosse attuata, sarebbe un problema per le banche, perchè bisogna vedere alla fine dove si scaricano gli oneri», ha dichiarato Castelletti.
«Tutti, anche UniCredit, siamo impegnati in un grande sforzo sia di persone sia di mezzi e risorse per sostenere l'economia e le famiglie», ha aggiunto. Quanto alle considerazioni di Trichet, Castelletti ha ricordato le peculiarità del sistema bancario italiano, con gli sforzi fatti autonomamente dalle maggiori banche per capitalizzarsi al livello giusto e un ricorso limitato ai 'Tremonti bond'. Bene invece, per il vice presidente di UniCredit, la decisione Ue di pubblicare gli 'stress test' dei maggiori istituti a livello europeo. «Credo sia corretto pubblicarli proprio per un motivo di trasparenza. Uno deve sapere in chi ripone la propria fiducia, quindi credo che la pubblicazione degli stress test sia uno strumento idoneo», ha affermato Castelletti. Ieri, l'ipotesi della tassa aveva ricevuto anche la bocciatura da parte di Bpm, nella persona del direttore generale Fiorenzo Dalu.