29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
L'appello del Quirinale

Napolitano: la manova è prioritaria

Intanto è scontro su condoni proposti da alcuni Senatori del Pdl. Dalla maggioranza: «Invalidi, case chiuse e no stop stipendi statali»

ROMA - Dare priorità in Parlamento alla manovra economica. Lo chiede il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il quale pur senza nominare esplicitamente lo scontro in atto sul ddl intercettazioni, fa appello affinché si eviti «che il confronto su una materia già tanto ardua sia negativamente condizionato da tensioni politiche già acute su tutt'altra materia». Dal Presidente anche un invito a trovare un equilibrio tra risanamento dei conti pubblici e crescita economica e un rinnovato richiamo al tema dell'equità. Intanto gli uffici della commissione Bilancio del Senato hanno raccolto i 2.550 emendamenti alla manovra in ben 13 faldoni e cominciano a spuntare le novità destinate a suscitare polemiche, a cominciare dalla richiesta di riapertura del condono edilizio e del condono fiscale tombale proposti da senatori del Pdl.

CONDONI - Quando si viene a sapere che Paolo Tancredi, Cosimo Latronico, Gilberto Pichetto Fratin, chiedono di riaprire il condono edilizio, anche nelle aree protette, e di riaprire i termini per il condono tombale fiscale è scontro. L'opposizione attacca: se è così per il Pd sarebbe la fine di ogni dialogo. E il governo, con il sottosegretario Paolo Bonaiuti e il sottosegretario all'Economia Luigi Casero, interviene a stretto giro di posta per 'sconfessare' le proposte dei senatori della maggioranza e garantire che non ci sarà nessun condono in manovra. Sulla casa il Pdl annuncia il ritiro della proposta di sanatoria. Parole condivise e concordate con il titolare di via Venti Settembre, Giulio Tremonti, che da Milano dichiara di riconoscersi nelle parole del sottosegretario.

LE PROPOSTE - Le proposte che arrivano dalla maggioranza sono oltre mille e diverse vanno a toccare punti qualificanti della manovra varata dall'esecutivo: si va da chi chiede lo stop al blocco degli aumenti nel pubblico impiego a chi propone di cassare la norma sugli invalidi che porta la percentuale di invalidità dal 74% al 85%, spiegando che altrimenti si lasciano fuori anche «i portatori della sindrome di down e di altre invalidità». Mentre il Carroccio si lancia in un'altra sanatoria: il falso invalido che si autodenuncia vedrà decadere il beneficio ma anche estinguersi il reato commesso. Ricco il pacchetto dei 'finiani': chiedono la cedolare secca al 20% sugli affitti, una boccata d'ossigeno per le Regioni indebitate con la sospensione del pagamento delle rate di ammortamento dei mutui, 50 milioni di euro in più per Roma e novità sulla tassa di soggiorno.
Tra le proposte anche quella di Lucio Malan (Pdl) con una delega al governo per riaprire le 'case chiuse' e tassare le 'lucciole' come libere professioniste. E sono invece quasi tutti i gruppi a chiedere la proroga al 31 dicembre 2010 della Tremonti-ter, ossia la detassazione degli investimenti in nuovi macchinari e nuove apparecchiature. L'Udc copre la proroga con una stangata su birra e alcolici. Spiccano anche alcuni emendamenti della Lega come quello che vuole far pagare un contributo di solidarietà del 3% extra ai pensionati più ricchi e ripropongono l'obbligo di fidejussione per gli extracomunitari che aprono una partita Iva.

TAGLI REGIONI - Prosegue intanto il pressing di Regioni ed enti locali che protestano contro i tagli. A rilanciare è il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, che ribadisce: «Il federalismo resta in fuorigioco se non cambia la manovra». E in attesa della manifestazione dei sindaci d'Italia con la fascia tricolore listata a lutto prevista per mercoledì prossimo, il presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Giancarlo Giorgetti, assicura che anche per i Comuni ci saranno delle novità.

MAGGIORANZA - Intanto domani, è prevista una nuova riunione maggioranza-governo al Senato: Nel pomeriggio, dopo la seduta della commissione Bilancio, si farà il punto sugli emendamenti. Il governo, confermano fonti della maggioranza, è infatti al lavoro per mettere a punto un maxiemendamento sulle novità. L'obiettivo dunque è quello di passare al vaglio tutte le proposte di modifica per concordare quelle da approvare direttamente in commissione.